La città di Bologna è conosciuta non solo per la sua ricca storia e cultura, ma anche per la tradizione liutaria che si è sviluppata nel corso di oltre cinquecento anni. Recentemente, alcuni artigiani liutai hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento di Denominazione Comunale (De.Co), un segno tangibile dell’importanza di questo mestiere nella comunità. Questo riconoscimento celebra l’arte della costruzione di strumenti ad arco, un sapere artigianale che continua a prosperare e a influenzare generazioni di musicisti.
La tradizione liutaria di Bologna ha radici profonde, risalenti alla seconda metà dell’Ottocento, periodo in cui il liutaio Raffaele Fiorini ha avuto un ruolo fondamentale. Grazie alle sue tecniche innovative e alla sua abilità, Fiorini ha ispirato molti liutai, contribuendo a creare una scuola di pensiero che è ancora oggi un punto di riferimento. Bologna è diventata così un centro di eccellenza per la liuteria, attirando appassionati e studiosi da tutto il mondo.
Con la delibera del Comune di Bologna del 26 novembre 2024, sono stati ufficialmente riconosciuti i seguenti artigiani:
Questi artigiani, allievi di Otello Bignami, si sono dedicati alla creazione di strumenti musicali di alta qualità, rispettando le tecniche tradizionali tramandate nel tempo. Insieme a loro, anche il Museo civico di Medicina e la Scuola di Artigianato Artistico del Centopievese hanno ricevuto il riconoscimento, contribuendo alla formazione di nuovi talenti nel campo della liuteria.
La richiesta di riconoscimento De.Co. è stata promossa dalla Città metropolitana di Bologna, con la professoressa Mariarosa Pollastri incaricata della redazione del disciplinare. Questo documento definisce i criteri per il riconoscimento, garantendo che le pratiche tradizionali siano rispettate e valorizzate. Andrea Bargiacchi di Cna Bologna ha sottolineato l’importanza della liuteria per l’artigianato locale, considerandola un “fiore all’occhiello”.
Per celebrare questo traguardo, è stato organizzato un evento speciale, un incontro concerto che si terrà il 18 gennaio alle ore 17 a Palazzo Pepoli. Durante l’evento, il pubblico potrà ascoltare melodie di un violino costruito da Otello Bignami, suonato da Roberto Noferini e accompagnato al cembalo da Chiara Cattani. Questo concerto rappresenta un’opportunità per celebrare la tradizione liutaria bolognese e il talento degli artigiani locali.
In conclusione, il riconoscimento della Denominazione Comunale è un passo fondamentale per la valorizzazione della liuteria a Bologna. Questo settore non solo riflette l’abilità artigianale, ma rappresenta anche la ricca storia culturale della città. Con il supporto delle istituzioni e degli artigiani, la tradizione liutaria di Bologna ha un futuro luminoso, pronta a ispirare e incantare generazioni di musicisti e appassionati.
Il 20 gennaio 2024, il Quartetto di Cremona si esibirà all'Auditorium Manzoni di Bologna, offrendo…
Il Palermo si sta preparando per un incontro cruciale contro la Juve Stabia, un match…
L'inaugurazione di Agrigento come Capitale Italiana della Cultura 2025 segna un momento fondamentale non solo…
Agrigento si appresta a vivere un momento storico con la sua designazione a Capitale della…
L'Italia si presenta come un paese ricco di diversità culturale e di patrimonio storico, dove…
Viviamo in un'epoca caratterizzata da una continua accelerazione, in cui ogni istante sembra compresso in…