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Quarant’anni di erickson: un viaggio nell’inclusione editoriale

Il 4 dicembre 2023 segnerà un momento speciale per Erickson, la casa editrice che ha dedicato quattro decenni alla promozione dell’inclusione sociale e educativa. Fondata nel novembre del 1984 a Trento da Fabio Folgheraiter e Dario Ianes, Erickson è diventata un punto di riferimento nel panorama editoriale italiano, offrendo oltre 2500 titoli e 150 novità ogni anno. Grazie al suo impegno, ha formato annualmente più di 20.000 persone, contribuendo significativamente alla diffusione della cultura dell’inclusione.

La nascita di Erickson e il contesto storico

La creazione di Erickson avvenne in un periodo di profondi cambiamenti normativi e culturali in Italia, con l’introduzione di leggi che favorivano l’inserimento dei ragazzi con disabilità nella scuola e nel lavoro. Folgheraiter e Ianes risposero a questa esigenza con una casa editrice dedicata a fornire risorse utili per professionisti come pedagogisti, psicologi, educatori e insegnanti di sostegno.

Il significato del nome “Erickson”

Il nome “Erickson” è un omaggio a Milton Erickson, uno dei più influenti psicoterapeuti del Novecento. La scelta rappresenta un simbolo di resilienza e dedizione al benessere degli altri, valori che continuano a guidare il lavoro della casa editrice. Questa connessione riflette l’impegno di Erickson nel sostenere chi affronta sfide legate alla disabilità.

I principi fondanti di Erickson

Nel corso degli anni, Erickson ha saputo adattarsi alle necessità di un mondo in continua evoluzione. Le parole chiave che guidano la sua operatività includono:

  1. Persona: Centralità dell’individuo in ogni progetto.
  2. Relazione: Fondamentale per un intervento efficace.
  3. Inclusione: Processo costante e mai scontato.
  4. Collaborazione: Approccio multidisciplinare per affrontare le sfide educative e sociali.

Questi principi non sono solo slogan, ma veri e propri valori che caratterizzano ogni iniziativa della casa editrice.

Un futuro da costruire insieme

L’evento del 4 dicembre a Trento vedrà la partecipazione di esponenti delle istituzioni, autori e collaboratori di Erickson, creando un’importante opportunità di riflessione sul passato e sul futuro. Dario Ianes ha sottolineato le sfide attuali, evidenziando la necessità di trovare spazi e risorse per sostenere i temi dell’inclusione e dell’educazione.

Erickson non è solo una casa editrice, ma una vera e propria comunità che promuove la cultura dell’inclusione attraverso la formazione e la creazione di reti di collaborazione. Con circa 150 dipendenti e 2000 formatori e autori, Erickson continua a essere un faro di speranza nel panorama educativo italiano.

In un mondo sempre più complesso, il lavoro di Erickson rappresenta un modello da seguire. L’inclusione non è solo un ideale, ma una necessità per costruire una società più giusta e solidale. Con il suo impegno costante, Erickson si propone di continuare a svolgere un ruolo cruciale nella promozione dell’inclusione nei prossimi decenni.

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