Quando formicolano le mani devi preoccuparti: i controlli da fare immediatamente

Può essere un problema passeggero, ma anche il sintomo di qualcosa di più serio. Come comportarsi con il formicolio delle mani.

Il formicolio alle mani è un sintomo comune che può essere temporaneo e benigno o indicativo di condizioni mediche più serie. Oggi investigheremo proprio quelle che possono essere le complicazioni derivanti da una condizione apparentemente innocua. Soprattutto, però, quando non si tratta di un problema passeggero, non bisogna abbassare la guardia. Ecco i controlli da fare.

La diagnosi del formicolio alle mani inizia con una dettagliata anamnesi medica e un esame fisico. Il medico potrebbe chiedere informazioni riguardo la durata, la frequenza e l’intensità dei sintomi, oltre a eventuali fattori scatenanti. Su questo vogliamo soffermarci un attimo. Anche se può sembrare un sintomo banale, di poco conto e insignificante, parliamo comunque di una condizione del nostro corpo che non può non essere investigata senza il consulto con un medico o uno specialista.

Cosa può scatenare il formicolio nelle mani?

E, allora, iniziamo la nostra carrellata di possibili motivazioni. In primis, non possiamo non parlare dei traumi, forse tra le cause più comuni. Fratture, distorsioni o lesioni dirette al braccio o alla mano possono danneggiare i nervi e causare formicolio. Ma c’è molto altro.

La riduzione del flusso sanguigno alle mani può causare formicolio. Solitamente è una situazione passeggera, magari dovuta a una posizione che abbiamo assunto al lavoro o mentre dormiamo. Ma un problema prolungato e persistente dovrebbe immediatamente far scattare i controlli. Una delle cause più comuni è la compressione dei nervi. La sindrome del tunnel carpale, dove il nervo mediano viene compresso al polso, è un esempio tipico.  Malattie come la sclerosi multipla, che danneggiano i nervi, possono provocare formicolio. Anche patologie come il diabete possono danneggiare i nervi nel tempo, portando a neuropatia diabetica.

Spesso, per risolvere il problema, possono bastare alcuni accorgimenti nel cambiamento di stile di vita. A cominciare, per esempio, dalla postura, tanto al lavoro, quanto quando dormiamo. Ma nei casi di compressione nervosa grave, come la sindrome del tunnel carpale resistente ai trattamenti conservativi, può essere necessario un intervento chirurgico per liberare il nervo compresso. Ovviamente (e ritorniamo da dove siamo partiti) qualsiasi tipo di intervento, così come l’assunzione di farmaci, quali antidolorifici o antinfiammatori deve necessariamente essere concordato con un medico.