Quali sono le cause di morte più comuni in Italia: la classifica

È stato da poco pubblicato un report che ci dice quali sono le malattie più letali in Italia. Ecco la classifica

Recentemente il World Health Rankings ha stilato la classifica dei motivi che hanno causato maggiori vittime nel mondo. Ovviamente, in questo report c’è anche l’Italia. Dopo anni in cui, purtroppo, al primo posto si classificava il Covid-19, il virus venuto dalla Cina che ci ha terrorizzato a partire dal 2020, oggi la classifica ci dice molto di diverso.

Prima di passare al nostro Paese, una breve panoramica di alcuni tra i Paesi principali al mondo. Nella maggior parte dei Paesi, più o meno evoluti, la principale causa di morte è la cardiopatia coronarica. In alcuni Paesi come il Perù, invece, è triste apprendere come siano ancora influenza e polmonite a uccidere in massima parte. Così come è inquietante che in Sudafrica sia ancora l’AIDS, una malattia che nel mondo occidentale non è più causa di decessi.

Tutto questo, evidentemente, ci mette, ancora una volta, di fronte alla drammatica disparità che esiste tra diverse zone del mondo, sia per ciò che concerne la prevenzione delle malattie, sia per quanto riguarda le cure.

Le cause di morte più comuni in Italia

Nel 2024, le cause di morte più comuni in Italia riflettono una tendenza ormai consolidata, con malattie cardiovascolari, tumori e patologie respiratorie che continuano a rappresentare le principali minacce alla salute pubblica. Questo gruppo di patologie è responsabile di una larga percentuale di decessi, specialmente tra le persone anziane. Fattori come l’ipertensione, il colesterolo alto, il diabete e uno stile di vita sedentario sono tra i principali contributori all’insorgenza di queste malattie.

Il cancro continua a essere una delle principali cause di morte in Italia, con i tumori del polmone, del colon e della mammella tra i più letali. La diagnosi precoce è fondamentale per migliorare le possibilità di sopravvivenza, e negli ultimi anni si è registrato un aumento della consapevolezza pubblica riguardo l’importanza degli screening regolari. Tuttavia, l’invecchiamento della popolazione e l’esposizione a fattori di rischio come il fumo e l’inquinamento ambientale continuano a rappresentare sfide significative nella lotta contro questa malattia.

Le malattie respiratorie croniche, come la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) e l’asma, sono tra le principali cause di mortalità, specialmente nelle aree con elevati livelli di inquinamento atmosferico. Queste patologie colpiscono in modo particolare gli anziani e coloro che hanno una storia di fumo. L’inquinamento dell’aria e l’esposizione a sostanze nocive sono fattori che contribuiscono all’aggravarsi di queste condizioni, rendendo urgente l’adozione di politiche ambientali più efficaci.

Sebbene le malattie infettive abbiano un impatto minore rispetto alle patologie croniche, continuano a rappresentare una preoccupazione per la salute pubblica. L’influenza stagionale e altre infezioni respiratorie, come il COVID-19, hanno dimostrato quanto sia importante la prevenzione, inclusa la vaccinazione, per proteggere le popolazioni più vulnerabili.