È possibile dire addio ai debiti grazie alla rottamazione automatica delle cartelle esattoriali: cosa sapere su questo strumento.
Tanti contribuenti possono vedere un’autentica svolta per le loro cartelle esattoriali a seguito dell’effetto di una novità di cui si parla da diverso tempo e che il governo inserisce nella riforma del Fisco che sta completando. La rottamazione automatica consentirà a coloro che hanno debiti di poter metterli definitivamente da parte, ma tale novità non sarà accessibile a tutti.
L’interesse verso l’avere più tempo per pagare e per l’aumento del numero di rate massimo concedibili con il meccanismo ordinario è decisamente elevato, ma tanti contribuenti si concentrano soprattutto sullo stralcio automatico di alcuni debiti. Quest’ultimi a breve potrebbero vedere arrivare una netta riduzione di quanto dovuto, mentre altri potrebbero vedere cancellate diverse cartelle esattoriali: facciamo chiarezza.
Cartelle esattoriali con rottamazione automatica: chi può beneficiarne
È assolutamente importante distinguere tra debito fiscale, tributario e quelli verso gli enti pubblici e cartelle esattoriali. La distinzione diventa fondamentale quando si parla di cartelle esattoriali con rottamazione automatica poiché si comprende qual è l’obiettivo del governo con tale novità.
L’Agenzia delle Entrate deve gestire un numero elevatissimo di cartelle esattoriali e questo tassello rappresenta un serissimo problema. Gli addetti devono incassare le cartelle, inviare notifiche e utilizzare risorse monetarie e umane. Se queste cartelle non risultassero più incassabili scatterebbe la rottamazione automatica, così si andrebbe a ridurre l’enorme mole di lavoro del Fisco italiano.
Se per cinque anni, con tutte le procedure a disposizione, il concessionario non ha incassato la cartella, quest’ultima verrà bonificata dall’estratto di ruolo di un contribuente. Soggetti falliti, nullatenenti o deceduti senza eredi, ad esempio, potrebbero veder annullate le cartelle a loro carico. L’Agenzia delle Entrate fermerà la grande macchina operativa nel momento in cui capirà di non poter in alcun modo intervenire e avvierà le procedure per la rottamazione automatica.
Il debito però non sarà subito cancellato e qui riemerge la distinzione tra debito e cartella. La cartella esattoriale è l’atto con cui l’ente a cui il debito è dovuto incarica il Fisco di incassare, mentre il debito è il tributo evaso e aumenta con sanzioni, interessi e l’aggio di riscossione. In sintesi, l’Agenzia delle Entrate Riscossioni annullerà la cartella rimandando il debito all’ente di origine e sarà poi l’ente a dover stabilire cosa fare con quei crediti.