Si è conclusa con grande successo la sedicesima edizione del Bari International Film Festival (Bif&st), uno degli eventi cinematografici più attesi in Italia, dedicato al cinema di qualità e alla promozione di opere provenienti dai Paesi del Mediterraneo. Quest’anno, la giuria presieduta dal noto scrittore marocchino Tahar Ben Jelloun ha assegnato il prestigioso premio Meridiana al film “Krejt e thirrin Rexhën” (Everybody calls Redjo), diretto dal talentuoso regista macedone Ibër Deari.
Il film è stato apprezzato per il suo “taglio intelligente”, il “rigore della regia” e la “sceneggiatura sottile e ironica”, elementi che hanno saputo raccontare con maestria una storia di resistenza e speranza. La giuria ha sottolineato l’importanza di queste tematiche, particolarmente rilevanti nel contesto attuale, in cui molte persone si trovano a combattere contro le avversità e a cercare un futuro migliore.
Riconoscimenti e premi
L’assegnazione del premio per il miglior film della sezione Meridiana, dedicata ai film provenienti dai Paesi del Mediterraneo in anteprima italiana, è un tributo al sociologo e intellettuale Franco Cassano, noto per il suo contributo al “pensiero meridiano” e alla riflessione sulle dinamiche socio-culturali del Sud. Questo gesto non solo celebra il cinema, ma anche le idee che possono scaturire da esso, promuovendo un dialogo profondo tra culture diverse.
La giuria, composta da esperti del settore come Nadine Makram Wassef, Soudade Kaadan, Antonella Gaeta e Roland Sejko, ha avuto il compito arduo di valutare numerosi film di grande valore artistico. Oltre al premio per il miglior film, sono stati assegnati altri riconoscimenti che hanno messo in luce il talento e la creatività di diversi artisti:
- Migliore fotografia: Roland Plante per “Yunan” di Ameer Fakher Eldin. La giuria ha elogiato la potenza visiva del film, capace di esplorare l’intimità del protagonista in un paesaggio mutevole che diventa una metafora della sua vita interiore.
- Migliore attore protagonista: Fabrizio Ferracane per “La Guerra di Cesare” di Sergio Scavio. La giuria ha sottolineato la sua abilità di rappresentare, con soave leggerezza, il dramma di un uomo che dichiara guerra alla sua sconfitta.
- Migliore attrice protagonista: Angeliki Papoulia per il film “Apkantia” (Arcadia) di Yorgos Zois. La giuria ha apprezzato la sua capacità di interpretare un ruolo complesso e tragico con misura e profondità.
- Migliore regia: Gala Gracia per “Lo que queda de ti”. La regista ha saputo conquistare la giuria con un film che utilizza un linguaggio sincero e commovente per raccontare il lutto e le sue conseguenze.
Un panorama cinematografico in crescita
La serata di premiazione ha rappresentato un momento di celebrazione non solo per i vincitori, ma per tutto il panorama cinematografico del Mediterraneo, che continua a offrire opere di grande valore e significato. Con il Bif&st che chiude i battenti di questa edizione, ci si prepara già a guardare al futuro, con la speranza di vedere nuove opere che possano continuare a raccontare storie di bellezza, resistenza e umanità.
Il Bif&st, con la sua attenzione alla diversità culturale e alla qualità artistica, si conferma come un palcoscenico fondamentale per il cinema del Mediterraneo, e il premio Meridiana assegnato a “Krejt e thirrin Rexhën” è un chiaro segnale della vitalità e del potenziale delle narrazioni che emergono da questa regione del mondo.