Posto di lavoro pubblico senza concorso: finalmente porte aperte a tutti

In alcuni casi è possibile ottenere un impiego pubblico senza dover prendere parte ad un concorso. Scopriamo quando.

Come tutti sanno la possibilità di entrare a far parte del settore pubblico ottenendo un posto di lavoro in tale ambito è, nella grande maggioranza dei casi, vincolata al dover prendere parte ad una serie di prove concorsuali.

Concorsi pubblici, quando si possono evitare
Come ottenere un impiego pubblico senza sottoporsi ad un concorso (arabonormannaunesco.it)

Occorrerà cioè prepararsi in maniera approfondita, studiando una serie di materie sulle quali il concorso, solitamente suddiviso in una componente scritta ed in una orale, verterà per sperare di essere selezionati ed ottenere l’agognato posto fisso. Ciò nonostante vi sono alcuni casi nei quali è possibile bypassare le difficoltà correlate ai concorsi e ottenere ugualmente un impiego pubblico.

Lavori pubblici senza concorso, è possibile? Cosa dice la legge

Che siano previsti concorsi per accedere agli impieghi pubblici lo dice la Costituzione stessa, nello specifico, all’articolo 97. Il tutto viene definito dalla giurisprudenza costituzionale ed è legato al soddisfacimento di tre requisiti ovvero la natura comparativa della procedura concorsuale, la natura aperta e trasparente della medesima. E la congruità della procedura ad accertare i requisiti che consentono lo svolgimento delle mansioni. I concorsi, inoltre, devono essere previsti sia nel caso di nuove assunzioni dall’esterno, sia nel caso in cui si voglia attribuire, a personale già in servizio presso la pubblica amministrazione, un inquadramento di livello superiore.

Selezione personale per la pubblica amministrazione: le procedure
Quattro casi che non prevedono un concorso per un impiego pubblico (arabonormannaunesco.it)

Ma, altresì, quella del concorso pubblico non è considerata una regola assoluta in quanto possono essere previste specifiche eccezioni. Lo specifica il Testo unico del pubblico impiego nell’articolo 35, mediante il quale vengono elencate le casistiche che consentono di evitare le procedure concorsuali. Si tratta di situazioni di esigenze di interesse pubblico “peculiari e straordinarie” che permettono al legislatore “di derogare al principio costituzionale del concorso pubblico”.

Questo avviene mediante l’avviamento degli iscritti negli elenchi anagrafici per quei profili nei quali l’unico requisito richiesto è la scuola dell’obbligo. Ancora mediante chiamata numerica, questo nel caso di assunzioni obbligatorie da parte delle PA, delle aziende e degli enti pubblici, verificando preventivamente la compatibilità tra invalidità e mansioni da svolgere. Per le categorie protette come le vittime della criminalità organizzata e del terrorismo, i testimoni di giustizia ed altre, è prevista la chiamata diretta nominativa. Le amministrazioni, infine, mediante DL 44/2023 possono fino al termine del 2026 reclutare giovani laureati fino al 10% delle proprie capacità assunzionali, e questo va a superare il meccanismo del concorso pubblico.

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