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Pompei: il successo del numero chiuso sorprende tutti

Il Parco archeologico di Pompei, uno dei siti storici più visitati al mondo, ha recentemente implementato una misura di ingresso che ha suscitato grande interesse: l’introduzione del numero chiuso. Secondo il direttore del Parco, Gabriel Zuchtriegel, questo nuovo sistema, che prevede un limite giornaliero di 20.000 visitatori, sta funzionando bene, con solo alcune piccole modifiche necessarie per migliorare ulteriormente l’esperienza di visita.

Motivazioni dietro il numero chiuso

La decisione di adottare il numero chiuso è stata guidata da diverse considerazioni, tra cui la necessità di gestire il flusso di visitatori e preservare l’integrità del sito archeologico. Pompei, sepolta dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., accoglie ogni anno milioni di turisti da tutto il mondo. La pressione su questo patrimonio culturale era diventata insostenibile. Zuchtriegel ha chiarito che le misure adottate non mirano a penalizzare lo sviluppo economico della regione, ma piuttosto a promuovere un turismo più sostenibile e responsabile.

Procedura di acquisto dei biglietti

Uno degli aspetti critici menzionati dal direttore riguarda la procedura di acquisto dei biglietti. Attualmente, l’acquisto è nominativo e deve essere effettuato in anticipo. Sebbene questa misura sia necessaria, ha creato alcune difficoltà iniziali. Zuchtriegel ha assicurato che il Parco sta lavorando per rendere questa procedura più snella, in modo da ridurre i tempi di attesa e le code all’ingresso. Ha affermato:

  1. “Stiamo verificando piccole cose che possiamo aggiustare.”
  2. È fondamentale garantire un processo di acquisto fluido per una visita piacevole.

Collaborazione e sviluppo turistico

Il numero chiuso è stato attuato dopo un attento confronto con il Ministero della Cultura, la prefettura e vari esperti di sicurezza, che hanno collaborato per trovare una soluzione che bilanciasse la sicurezza dei visitatori con la conservazione del sito. Questo approccio collaborativo ha permesso di prendere decisioni informate e garantire che Pompei rimanga un luogo sicuro e accessibile.

Zuchtriegel ha anche enfatizzato l’importanza di considerare Pompei come parte di un contesto più ampio, che include altre aree di interesse storico e culturale. Ha affermato:

  • “Vogliamo pensare a Pompei come a una grande realtà che include anche altri luoghi che finora sono stati visitati troppo poco.”

Questa visione potrebbe portare a un incremento delle visite in altre aree, contribuendo a un’economia turistica più diversificata e sostenibile.

Importanza della didattica e della ricerca

Il direttore ha evidenziato l’importanza della didattica e della ricerca, annunciando un accordo di collaborazione con l’Università Federico II di Napoli. Questo accordo prevede attività di ricerca, consulenza e supporto alla didattica, con l’obiettivo di coinvolgere le istituzioni accademiche nella valorizzazione e conservazione del patrimonio culturale. L’educazione dei visitatori e il coinvolgimento della comunità locale sono aspetti cruciali per garantire una fruizione consapevole e rispettosa del sito.

In conclusione, l’implementazione del numero chiuso rappresenta un passo significativo verso una gestione più sostenibile di Pompei. Zuchtriegel si mostra ottimista riguardo ai risultati ottenuti finora, con l’obiettivo di migliorare continuamente l’esperienza dei visitatori e preservare il patrimonio per le generazioni future. Questo approccio potrebbe servire da modello per altri siti storici in tutto il mondo, promuovendo un turismo più responsabile e consapevole.

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