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Piccoli editori in crisi: come il mercato del 2024 mette a rischio la loro sopravvivenza

L’industria editoriale italiana sta affrontando una crisi significativa nel 2024, con i piccoli editori che risentono maggiormente della flessione del mercato del libro trade. Questo segmento include la narrativa e la saggistica vendute in librerie fisiche, online e nella grande distribuzione. Nei primi dieci mesi dell’anno, il mercato ha registrato un calo dell’1,1% nel valore delle vendite, corrispondente a circa 12 milioni di euro in meno, e una diminuzione del 2,1% nelle copie vendute, con 1,7 milioni di libri acquistati in meno rispetto all’anno precedente.

Questi dati sono stati presentati il 4 dicembre durante l’apertura di “Più libri più liberi”, la fiera della piccola e media editoria che si svolge alla Nuvola dell’Eur a Roma. L’Associazione Italiana Editori ha evidenziato che i piccoli editori, quelli con vendite fino a un milione di euro, hanno subito una perdita del 4,9%. Anche gli editori di medie dimensioni, con un fatturato tra uno e cinque milioni, non hanno registrato risultati migliori, con un calo del 3,6%. Al contrario, i grandi gruppi editoriali, che superano i cinque milioni di fatturato, hanno visto una diminuzione molto più contenuta, pari allo 0,7%. Questi ultimi continuano a beneficiare di una crescita del mercato, con un incremento dello 0,3%, portando la loro quota di mercato al 53,3%. Questo scenario mette in luce un contrasto netto tra le performance dei grandi editori e quelle dei piccoli e medi, che ora si attestano a una quota del 46,7%.

La narrativa come unico settore in crescita

Un’analisi più approfondita dei vari generi letterari rivela che la narrativa è l’unico settore a registrare risultati positivi. Ecco alcuni dati significativi:

  1. La narrativa italiana ha visto un incremento del 6,1%.
  2. La narrativa di autori stranieri è cresciuta dell’1,3%.
  3. La saggistica specialistica è in calo, perdendo il 5,6%.
  4. I fumetti hanno registrato un decremento del 5%.
  5. La manualistica ha visto una diminuzione del 2,9%.
  6. La saggistica generale è calata del 2,6%.
  7. I libri per bambini e ragazzi hanno subito un calo dell’1,2%.

Queste cifre indicano una chiara tendenza: mentre la narrativa continua ad attrarre lettori, altri generi, che spesso rappresentano il core business dei piccoli editori, stanno affrontando una crisi.

La distribuzione dei canali di vendita

La distribuzione dei canali di vendita offre ulteriori spunti di riflessione. Le librerie fisiche hanno registrato una crescita, raggiungendo il 54,5% del mercato nei primi dieci mesi del 2024. Questo è un segnale positivo per i piccoli editori, che spesso dipendono dalle librerie indipendenti per la loro sopravvivenza. Al contrario, il mercato online ha visto una diminuzione, attestandosi al 40,9%, mentre la grande distribuzione continua a soffrire, fermandosi a un preoccupante 4,6%. Questa situazione evidenzia la fragilità del settore, dove i piccoli editori rischiano di essere ulteriormente emarginati.

Le ripercussioni culturali della crisi

La crisi che colpisce i piccoli editori non è solo un problema economico, ma ha anche ripercussioni culturali. Questi editori spesso si dedicano a pubblicare opere di autori emergenti o a trattare temi poco commerciali, contribuendo così alla diversità culturale del panorama editoriale italiano. La loro scomparsa potrebbe significare una perdita significativa di voci e narrazioni che arricchiscono il nostro patrimonio culturale.

In questo contesto, le fiere come “Più libri più liberi” diventano cruciali. Offrono una piattaforma per i piccoli editori per presentare le loro novità e per incontrare lettori appassionati. Questi eventi non solo promuovono la lettura, ma fungono anche da catalizzatori per il dialogo tra gli editori e il pubblico, creando opportunità di networking e visibilità in un mercato sempre più competitivo.

Le politiche di sostegno all’editoria, come i contributi pubblici o le agevolazioni fiscali, sono più che mai necessarie per garantire la sopravvivenza di questi piccoli operatori. Senza un adeguato supporto, il rischio è di assistere a un appiattimento dell’offerta editoriale e a una progressiva omologazione dei contenuti, impoverendo notevolmente il panorama culturale italiano.

In definitiva, il 2024 si presenta come un anno cruciale per il settore dell’editoria, in particolare per i piccoli editori. Il loro futuro dipende non solo dalla capacità di adattarsi a un mercato in evoluzione, ma anche dal sostegno che riusciranno a ricevere da parte delle istituzioni e dal pubblico. La sfida è ardua, ma non impossibile, e la speranza è che il lettore continui a riconoscere il valore della diversità editoriale e a sostenere i piccoli editori, i veri custodi di una cultura pluralista e ricca.

Antonella Romano

Sono una redattrice innamorata della Sicilia, e in particolare della mia Palermo. Fin da piccola, ho respirato l'aria vibrante di questa terra ricca di storia, cultura e tradizioni. Ogni vicolo di Palermo racconta storie antiche, e io non mi stanco mai di scoprirle e condividerle. Mi sono laureata in Lettere Moderne presso l'Università di Palermo, dove ho approfondito il mio amore per la scrittura e la narrazione. Dopo gli studi, ho avuto l'opportunità di collaborare con diverse testate giornalistiche e riviste locali, scrivendo articoli che esplorano le meraviglie artistiche, culinarie e naturalistiche della nostra isola. La mia vera passione, tuttavia, è raccontare la vita quotidiana della Sicilia e i suoi abitanti straordinari. Cerco di portare i lettori in un viaggio virtuale tra mercati colorati, spiagge dorate e festival affollati, sperando di trasmettere l'unicità e la bellezza di questa terra. Quando non sono dietro alla tastiera, mi piace camminare lungo la costa, visitare i mercati locali e assaporare piatti tradizionali cucinati con amore. Ogni giorno in Sicilia offre l'opportunità di scoprire qualcosa di nuovo e inaspettato, e non vedo l'ora di condividere queste esperienze con voi. Seguitemi nel mio viaggio attraverso la Sicilia, esplorando insieme cultura, sapori e tradizioni che rendono questa terra davvero speciale. Grazie per essere qui e per la vostra curiosità. Spero che attraverso le mie parole possiate innamorarvi della Sicilia tanto quanto lo sono io!

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