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Petardi in pista: atto vandalico scuote acireale

Domenica scorsa, la partita di calcio tra Acireale e Nissa ha portato alla luce un episodio di violenza che ha scosso profondamente la comunità locale. Nonostante l’evento sportivo si sia svolto in un clima di correttezza, alcuni “pseudo tifosi” della Nissa hanno lanciato petardi e fumogeni sulla pista di atletica leggera dello stadio ‘Aci e Galatea’, causando danni significativi alla struttura. Questo atto vandalico ha sollevato l’indignazione di sportivi e cittadini, che vedono nel danneggiamento di infrastrutture pubbliche una ferita aperta al patrimonio collettivo.

La reazione dell’assessore allo sport

L’assessore allo Sport del Comune di Acireale, Rosario Raneri, ha espresso il suo sconcerto in un comunicato, evidenziando l’incredulità di fronte a un comportamento così irrispettoso. “Non ci sono parole – ha affermato Raneri – per descrivere quello che si è verificato domenica. È un vero e proprio scempio”.

La pista di atletica leggera, un luogo di allenamento quotidiano per numerosi giovani atleti, ha subito danni evidenti, con grossi buchi nel manto che ne comprometteranno l’utilizzo. Questo danno non è solo materiale, ma colpisce anche lo spirito della comunità sportiva, che si è sempre distinta per il fair play e il rispetto per le strutture e gli avversari.

Misure legali e ripristino della pista

In risposta a questo atto vandalico, l’assessorato allo Sport ha avviato una serie di azioni legali. “Non resteremo inermi – ha dichiarato Raneri – e intraprenderemo tutte le attività necessarie per ottenere un risarcimento per il danno subito”. Sono state già scritte lettere alla Figc Lega Nazionale Dilettanti e alla SSD Nissa, descrivendo dettagliatamente quanto accaduto durante la partita e chiedendo chiarezza sulla questione.

Il Comune di Acireale ha anche attivato il settore Lavori pubblici per valutare le condizioni della pista. “Dobbiamo assicurarci che la pista venga riparata nel più breve tempo possibile – ha sottolineato Raneri – e per questo abbiamo dato mandato all’avvocatura comunale di avviare tutte le procedure necessarie”. L’obiettivo è di far ricadere le responsabilità non solo sugli autori diretti dell’azione, ma anche sulla società ospite, responsabile del comportamento dei propri tifosi.

Un problema più ampio

Questo episodio non è isolato, ma si inserisce in un contesto più ampio di violenza e vandalismo che ha colpito il mondo dello sport negli ultimi anni. La direzione intrapresa dal Comune di Acireale è un chiaro segnale che la comunità non tollererà più atti di questo genere. È un invito a riflettere su come il rispetto e la correttezza debbano sempre prevalere, sia in campo che fuori.

La figura dell’atleta, spesso considerata come modello di comportamento, viene messa a dura prova quando episodi di violenza si verificano nel contesto sportivo. La comunità di Acireale, orgogliosa della propria tradizione sportiva, deve affrontare la sfida di ricostruire non solo la pista danneggiata, ma anche il senso di comunità e rispetto che dovrebbe caratterizzare ogni evento sportivo.

In questo scenario, è fondamentale il ruolo delle istituzioni e delle associazioni sportive nel promuovere una cultura di rispetto e fair play. È essenziale educare i giovani sui valori dello sport affinché episodi di vandalismo come quello verificatosi non diventino una prassi, ma un ricordo lontano di un comportamento inaccettabile.

La risposta della comunità acese sarà cruciale per garantire un futuro migliore per le strutture sportive e per i giovani che vi si allenano. La speranza è che questo episodio possa servire da monito e che si possa lavorare insieme per un calcio e uno sport più sani, in cui il valore della competizione non si traduca in atti di violenza, ma in occasioni di crescita e integrazione.

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