Permessi Legge 104: cosa succede adesso se l’assistito è in ospedale

I permessi della legge 104 possono essere fruiti anche da chi assiste un familiare invalido. Ma cosa accade in caso di ricovero in ospedale?

La legge 104 del 1992 è nata per tutelare i diritti delle persone affette da invalidità grave. Tale legge prevede la possibilità di fruire, ogni mese, di tre giorni di permesso retribuiti oltreché di diversi altri vantaggi come la possibilità di essere inseriti nelle liste delle categorie protette o di avere la priorità nell’assegnazione di case popolari.

permessi legge 104
Cosa succede se l’invalido assistito viene ricoverato?/Arabonormannaunesco.it

La legge 104 si rivolge non solo alle persone invalide ma anche ad eventuali familiari che prestano loro assistenza. Anche i familiari in questione, infatti, hanno diritto a godere ogni mese di tre giorni di permessi retribuiti oppure di una riduzione dell’orario giornaliero di lavoro o, ancora, di due anni di congedo retribuiti.

E’ possibile usare questi permessi per assistere il proprio coniuge o convivente di fatto, i propri figli – anche se adottati – i propri genitori, eventuali fratelli o sorelle o, infine, parenti fino al secondo grado di parentela in assenza di altri familiari. Molte persone, tuttavia, non hanno ancora le idee chiare su come funzionino i permessi previsti dalla 104.

Ad esempio molti non sanno cosa succede quando l’invalido che viene assistito viene ricoverato in ospedale. Anche in questi casi il familiare che lo assiste può fruire dei giorni di permesso retribuiti oppure no? Attenzione perché chi sbaglia rischia molto grosso.

Permessi legge 104: ecco cosa succede in caso di ricovero

Come anticipato, nonostante la legge 104 esista da oltre 30 anni, vi è ancora molta confusione a riguardo e molte persone che assistono i loro familiari non sanno se possono fruire dei permessi dal lavoro anche qualora l’invalido assistito venga ricoverato in ospedale.

permessi 104 in caso di ricovero
Ecco in quali casi si può continuare a godere dei permessi 104 in caso di ricovero/Arabonormannaunesco.it

La normativa su questo aspetto, in realtà, è molto chiara e prevede che i permessi possano essere goduti solo se il ricovero non è a tempo pieno. Di conseguenza se l’invalido vive 24 ore su 24 all’interno della struttura sanitaria, a quel punto il familiare che lo assiste perde il diritto ai permessi retribuiti.

Tuttavia vi sono delle eccezioni. In alcuni casi, infatti, si può continuare a fruire dei permessi anche se l’assistito si trova ricoverato a tempo pieno. Le eccezioni riguardano i seguenti casi:

  1.  il ricovero è interrotto perché la persona con disabilità grave deve uscire dalla struttura per sottoporsi a visite e terapie richieste dai medici curanti;
  2. la persona affetta da disabilità grave necessita di assistenza da parte di un familiare per ragioni specifiche e certificate da un medico;
  3. la persona affetta da disabilità si trova in stato vegetativo o è in procinto di morire nel breve termine.

In queste situazioni, quindi, il lavoratore dipendente può continuare a usufruire dei permessi mensili retribuiti o della riduzione dell’orario di lavoro per assistere il familiare invalido anche se quest’ultimo è ricoverato a tempo pieno.

Gestione cookie