Pensioni: adesso bastano 20 anni di contributi per andarci ma la finestra temporale è limitata

Andare in pensione con soli 20 anni di contributi? Le possibilità per riuscirci e smettere di lavorare molto in anticipo.

Se da un lato è improbabile che entro la fine del 2024 si riesca a costruire una riforma delle pensioni strutturale, dall’altro è possibile che specifici interventi possano rendere le cose più facili ad alcune categorie di lavoratori. Non solo inserendo nuove misure, e da questo punto di vista è ancora tutto in discussione.

Pensione con 20 anni di contributi versati: come fare
Quali meccanismi di pensionamento anticipato sarà possibile sfruttare nel 2025 (arabonormannaunesco.it)

Ma anche e soprattutto prorogando misure già esistenti per un pensionamento più favorevole per quanto riguarda il quantitativo dei contributi versati o l’età anagrafica. Certo è che sa da un lato l’assegno potrebbe risentirne in termini di importi, dall’altro si potrebbe interrompere il proprio lavoro con diversi anni di anticipo e, nel caso che andiamo qui ad analizzare, con soli 20 anni di contributi.

In pensione con 20 anni di contributi, come fare

Sono in tanti, in questi mesi, a porsi ad esempio domande sulla possibilità di sfruttare possibili flessioni flessibili per smettere di lavorare nel 2025. Un esempio riguarda chi ha già superato i 25 anni di contributi versati e, il prossimo anno, compirà 64 anni chiedendosi se vi siano strumenti che, pur penalizzando l’assegno, possano consentire di godersi il tanto agognato riposo.

Pensione anticipata 2025: i requisiti e gli importi
La pensione anticipata prevede un taglio dell’importo del cedolino (arabonormannaunesco.it)

Il governo sta effettivamente lavorando e discutendo in merito ad una riforma delle pensioni che preveda uno specifico meccanismo per l’uscita flessibile dal mondo del lavoro. Non sembra ad oggi possibile l’introduzione di una flessibilità ‘estrema’ ovvero che consenta con soli 20 anni di contributi versati di fermarsi prima di compiere 67 anni. Si ritiene invece più probabile l’introduzione della cosiddetta Quota 41 universale ovvero lo strumento che permette, senza limiti di età, di fermarsi dopo aver versato 41 anni di contributi.

Nel 2025 si potrebbe inoltre beneficiare, se confermata anche per il prossimo anno, dell’Ape sociale a patto che siano stati raggiunti i 30 anni di contributi e si rientri in alcune specifiche categorie. Inoltre sarà possibile sfruttare i vantaggi del sistema contributivo in merito all’accesso alla pensione anticipata: ad esempio il computo nella Gestione Separata Inps. Sarà sufficiente aver effettuato anche un solo versamento in tale gestione per accedere al pensionamento anticipato per i contributivi puri. Le condizioni da rispettare sono tre: dovranno essere stati versati almeno 15 anni di contributi complessivi, e non più di 18 dovranno essere stati versati al 31 dicembre 1995 mentre almeno 5 a partire dal 1° gennaio 1996.

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