Patatine in busta, non consumarle: contengono sostanze altamente cancerogene

In Europa, alcuni tipi di patatine non potranno più essere vendute a causa dei rischi per la salute. Ecco che cosa è emerso.

Le patatine in busta non possono mai mancare. Si tratta di un prodotto apprezzatissimo da grandi e piccini. Sono ottime per una serata da passare con gli amici o per rallegrare una festa di compleanno. Inoltre, le numerose varietà presenti in commercio consentono di soddisfare i gusti di tutti. Di recente, tuttavia, è emersa una questione davvero allarmante.

Non consumare le patatine in busta
Queste patatine in busta contengono sostanze cancerogene – arabonormannaunesco.it

Sono state individuate delle sostanze cancerogene al loro interno. Questo ha spinto la Commissione Europea a introdurre delle regole ancora più severe. Certe patatine non potranno più essere commercializzate in Europa. Verranno messe al bando per salvaguardare la salute pubblica. Ecco come fare per tutelarsi.

Stop alla vendita di queste patatine: la Commissione Europea ha deciso

I cibi in commercio devono attenersi a certi standard di sicurezza. Prodotti potenzialmente dannosi devono essere ritirati immediatamente per evitare di esporre i clienti a un grave pericolo. Nell’ultimo periodo, sono stati alcuni tipi di patatine a finire nel mirino della Commissione Europea. Un’analisi scientifica condotta dall’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) ha messo in evidenza una situazione drammatica.

I dati raccolti hanno individuato la presenza di otto additivi potenzialmente cancerogeni. Ciò significa che il loro consumo potrebbe aumentare il rischio di sviluppare un tumore maligno. Le patatine classiche potranno continuare a essere vendute senza alcuna restrizione. Il problema riguarda quelle al gusto di pancetta, barbecue, prosciutto, ecc… A essere nocivi, infatti, sono gli aromi artificiali.

Stop alla vendita di queste patatine
Queste patatine in busta sono state definite pericolose – arabonormannaunesco.it

Ecco quali sostanze verranno eliminate dai supermercati. Per ognuna di esse, è indicato il nome e la sigla:

  • Concentrato di fumo 809045 – (SF-003)
  • ProFagus SmokeR709 – (SF-008)
  • ProFragus SmokeR714 – (SF-001)
  • SmokEz Enviro-23 – (SF-006)
  • Scansmoke SEF525 – (SF-004)
  • Zesti Fumo Codice 10 – (SF-002)
  • Fumokomp – (SF-009)
  • SmoKEz C-10 – (SF-005)

È importante specificare che il loro ritiro non avverrà in modo immediato. Si tratterà di un processo lento, che inizierà nella primavera del 2025 per terminare, poi, nel corso dei successivi tre-cinque anni. Il modo migliore per proteggersi è quello di leggere bene i dati riportati sulle confezioni. La scheda tecnica, infatti, presenta la lista di tutti gli additivi.

Inoltre, un consumo saltuario, inserito all’interno di una dieta equilibrata e variegata, non deve far temere il peggio. I rischi possono diventare rilevabili a causa di un acquisto smodato e privo di regole. A fare la differenza sono le scelte individuali. La consapevolezza, in questi casi, è fondamentale.

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