Si sono concluse le operazioni di voto per il rinnovo del Consiglio direttivo e del Collegio dei revisori dei conti dell’Ordine dei medici della provincia di Palermo, e i risultati hanno visto la vittoria della lista “Amato”, guidata dal presidente uscente Toti Amato. Questo esito segna un importante momento di continuità per l’Ordine, che avrà un nuovo mandato per il quadriennio 2025-2028. Con ben 1089 preferenze, la lista di Amato ha ottenuto un consenso schiacciante rispetto alla lista “Rinnovare” di Giovanni Imburgia, che si è fermata a 368 voti.
Il risultato elettorale è significativo non solo per i numeri, ma anche per il messaggio che porta con sé. Toti Amato ha sottolineato l’importanza di ogni singolo voto, esprimendo gratitudine nei confronti di tutti i medici che hanno scelto di confermare la fiducia alla sua squadra. “La vera voce della democrazia si trova in ogni singolo voto espresso”, ha dichiarato Amato, evidenziando come il consenso ricevuto sia un chiaro segnale di apprezzamento per il lavoro svolto nel corso del suo mandato.
L’Ordine dei medici di Palermo ha un ruolo cruciale nel panorama sanitario della provincia, fungendo da punto di riferimento non solo per i professionisti del settore, ma anche per i cittadini. In un periodo complesso come quello attuale, caratterizzato da sfide senza precedenti per il sistema sanitario, il Consiglio eletto ha il compito di continuare a lavorare per garantire standard elevati di cura e assistenza. La sanità è un tema di rilevanza assoluta, e il nuovo direttivo sarà chiamato a rispondere alle esigenze di un settore in continua evoluzione.
Il nuovo consiglio direttivo è composto da un gruppo variegato di professionisti, ognuno con esperienze e competenze specifiche che, si spera, contribuiranno a un lavoro sinergico e produttivo. I membri eletti sono: Salvatore Amato, Salvatore Coppola, Luigi Galvano, Fabio Genco, Alberto Firenze, Antonio Iacono, Antonio Maiorana, Noemi Lopes, Antonio Nicosia, Giorgio Picone, Giovanni Raineri, Concetta Rubino, Vincenzo Sannasardo, Luigi Spicola e Luigi Tramonte. Questa composizione offre una rappresentanza ampia delle diverse specializzazioni mediche presenti nella provincia, assicurando così che le decisioni prese siano il riflesso delle reali necessità dei medici palermitani.
Nel corso della campagna elettorale, la lista “Amato” ha messo in evidenza l’importanza di una sanità di qualità, accessibile e sostenibile. Tra le priorità indicate ci sono il miglioramento delle strutture sanitarie, la formazione continua per i medici, e la promozione di un dialogo costante tra i professionisti della salute e le istituzioni. Toti Amato ha assicurato che il nuovo consiglio lavorerà instancabilmente per realizzare questi obiettivi, mantenendo sempre al centro dell’attenzione il benessere dei pazienti.
L’Ordine dei medici ha anche il compito di affrontare le problematiche emergenti, come la carenza di personale e le difficoltà organizzative che hanno afflitto il sistema sanitario, soprattutto in seguito alla pandemia. Gli effetti della crisi sanitaria globale sono ancora tangibili e il nuovo consiglio sarà chiamato a rispondere a queste sfide, promuovendo politiche che possano garantire un adeguato supporto ai professionisti della salute.
Inoltre, uno dei punti cardine del programma della lista “Amato” è la volontà di rafforzare la comunicazione e la collaborazione tra i medici e le altre figure professionali che operano nel campo della salute. La multidisciplinarietà è fondamentale per affrontare in modo efficace le patologie complesse e per garantire un approccio integrato alla cura del paziente.
La vittoria della lista “Amato” rappresenta quindi un’opportunità per continuare a costruire un’Ordine più forte e più coeso, capace di rispondere alle esigenze dei medici e dei cittadini. Le sfide che attendono il nuovo direttivo sono molteplici, ma con un forte mandato di fiducia e un team dedicato, c’è la speranza che si possano raggiungere risultati significativi per il bene della comunità. Il futuro della sanità a Palermo passa attraverso la collaborazione, l’impegno e l’innovazione, e i nuovi eletti sembrano pronti a intraprendere questo percorso.
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