La Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio o San Nicolò dei Greci, più conosciuta come chiesa della Martorana, rappresenta uno dei monumenti più affascinanti e ricchi di storia nel cuore del centro storico di Palermo. Situata sulla suggestiva Piazza Bellini, nelle vicinanze dei Quattro Canti, la chiesa si distingue per la sua architettura unica e l’incontro di diversi stili, tra cui il deutero-bizantino e il barocco.
Il nome “Martorana” deriva da Eloisa Martorana, fondatrice di un convento di suore benedettine che ricevette la chiesa in dono dal Re Alfonso d’Aragona nel 1435. Tuttavia, la sua storia risale a molto prima di tale evento. La costruzione originale è da ricondurre al 1143 e fu commissionata da Giorgio Da Antiochia, Grande Ammiraglio di Re Ruggero II, per essere utilizzata come sua cappella privata. Nel 1433, la chiesa poi venne annessa al monastero benedettino adiacente.
Nel corso dei secoli, la struttura ha subito diverse trasformazioni e restauri. In particolare nel 1588 furono apportate modifiche significative al complesso. Nonostante ciò, alcuni dei mosaici originali sono rimasti intatti e testimoniano la loro bellezza e maestosità. Tra i mosaici più notevoli si trovano quelli raffiguranti Gesù e quattro angeli, l’Annunciazione nell’arco trionfale, i Quattro Evangelisti e San Gioacchino e Sant’Anna. Opere musive che risalgono alla prima metà del XII secolo.
La Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio, con la sua fusione di stili architettonici bizantini e influenze islamiche, rappresenta un monumento unico nel suo genere. La sua struttura originale presenta una pianta a croce inscritta triabsidata, con una cupola centrale su un tamburo ottagonale sorretto da quattro colonne. I bracci della croce sono coperti da volte a botte e le quattro campate angolari sono sormontate da volte a crociera. L’accesso alla chiesa avveniva attraverso un portico e un campanile, ancora visibile oggi, caratterizzato da tarsie in pietra lavica con poligoni stellati di derivazione islamica.
Il pregevole pavimento in opus sectile è molto ben conservato e rispecchia fedelmente modelli bizantini, seppure denoti influenze islamiche.
L’interno della chiesa è decorato con mosaici di straordinaria fattura. Il ciclo pittorico, realizzato tra il 1143 e il 1148, rappresenta uno dei migliori esempi di mosaico bizantino dell’epoca dei Comneni di Bisanzio. Al centro della cupola si trova il Cristo Pantocratore circondato da quattro angeli in adorazione. Sulla base della cupola, un fregio in legno di abete con un’iscrizione in arabo, la lingua madre del committente, contiene un inno della liturgia bizantina. Gli otto Profeti sono rappresentati sul tamburo, mentre nelle nicchie angolari si trovano i quattro Evangelisti. La decorazione generale della chiesa è dedicata alla Vergine Maria, a cui la chiesa è dedicata.
Durante i restauri del XIX secolo, curati da Giuseppe Patricolo tra il 1870 e il 1873, la chiesa fu intitolata a San Nicolò dei Greci. Oggi è sede della concattedrale dell’Eparchia di Piana degli Albanesi e rappresenta un punto di riferimento per la comunità di fedeli di rito greco-ortodosso.
Dal martedì al sabato: 9.30 – 13.00; domenica ore 11.00 (solo messa); lunedì chiusa per sanificazione. Il costo del biglietto è di 2 euro (intero), ridotto 1 euro (circuito del Sacro, studenti, insegnanti), ingresso gratuito invece per i cittadini under 14.
Il ticket d’ingresso si acquista in loco presso la biglietteria e non è obbligatoria la prenotazione.
La Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio, con la sua ricca storia, la sua architettura suggestiva e i suoi splendidi mosaici, continua a incantare i visitatori provenienti da tutto il mondo, offrendo loro una testimonianza unica dell’incontro tra diverse culture e tradizioni artistiche.
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