Negli ultimi anni, la città metropolitana di Palermo ha mostrato un notevole sviluppo economico, contrariamente a quanto accade nel resto d’Italia. Secondo un’analisi condotta dall’Istituto G. Tagliacarne, basata su dati Istat, ben otto indicatori su dieci hanno registrato performance superiori alla media nazionale. Questi risultati sono stati presentati in una conferenza stampa presso la Camera di commercio di Palermo, dove il presidente Alessandro Albanese ha enfatizzato l’importanza di monitorare e diffondere tali dati per sostenere le imprese locali.
L’analisi ha messo in evidenza alcuni aspetti chiave che contribuiscono alla crescita economica di Palermo:
Questi dati suggeriscono che la città sta diventando un polo attrattivo per nuove iniziative imprenditoriali, un aspetto cruciale per il futuro economico della regione.
Un altro indicatore significativo è l’occupazione. Tra il primo semestre del 2023 e il primo semestre del 2024, Palermo ha registrato un aumento del 6,9% nel numero di occupati, superando di gran lunga il +1,5% a livello nazionale. Questo incremento è un segnale positivo di ripresa e crescita nel mercato del lavoro, essenziale per il benessere economico e sociale della comunità.
In aggiunta, il settore del terzo settore sta vivendo un momento di espansione, con una crescita del 17,0% delle istituzioni iscritte al Registro Unico Nazionale, rispetto all’11,3% nazionale. Questo dato evidenzia una maggiore attenzione verso le attività sociali e di supporto alla comunità, sempre più rilevanti nel tessuto economico di Palermo.
Le esportazioni hanno mostrato un incremento del 12,9% a Palermo, mentre a livello nazionale si è registrata una flessione dell’1,1%. Questo aumento è particolarmente significativo in un contesto globale difficile e dimostra la capacità di Palermo di espandere i propri mercati esteri, contribuendo in modo decisivo alla sua crescita economica.
Nonostante una diminuzione del 5,6% nei prestiti alle attività economiche, questo dato può essere interpretato come un segnale di stabilità. Infatti, il tasso di indebitamento non sta aumentando in modo preoccupante, favorendo una gestione più responsabile delle risorse. Inoltre, la percentuale di ore di cassa integrazione è diminuita del 29,3% a Palermo, rispetto a un aumento del 20,5% a livello nazionale, indicando una minore dipendenza dalle misure di sostegno governative e una maggiore stabilità delle aziende locali.
In conclusione, come sottolineato da Gaetano Fausto Esposito, direttore generale del Centro studi della Camera di Commercio G. Tagliacarne, Palermo ha intrapreso una strada di sviluppo post-Covid caratterizzata da un buon tasso di crescita. Il settore turistico, grazie alla ricca storia e cultura della città, ha avuto un ruolo fondamentale in questa ripresa, contribuendo notevolmente all’economia locale. Il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, ha espresso ottimismo riguardo ai dati presentati, confermando che la città non è solo in crescita, ma sta anche costruendo un’immagine di dinamicità e innovazione nel panorama economico italiano.
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