Palermo sta affrontando una situazione critica riguardo alla dispersione scolastica, con tassi che raggiungono il 23% nell’obbligo scolastico. Questo fenomeno è stato al centro di un recente convegno organizzato dall’ente Ted Formazione e dall’associazione di promozione sociale Sant’Erasmo Nautilus, che ha visto la partecipazione di professionisti del settore educativo e rappresentanti delle istituzioni scolastiche. La dispersione scolastica rappresenta un problema complesso e multifattoriale, e a Palermo la situazione è particolarmente allarmante.
Dati preoccupanti sulla dispersione scolastica
Le psicopedagogiste Carla Cordaro e Rosalba Di Napoli, operanti presso l’Osservatorio per la dispersione scolastica del Distretto 14, hanno fornito dati significativi. Ecco un riepilogo:
- Scuola primaria: tasso di dispersione attorno al 3%.
- Scuola secondaria: tasso di dispersione al 7%.
- Scuole superiori: punte che toccano il 23% in alcune aree della città.
Questo abbandono scolastico è spesso legato alla ricerca di piccoli lavori, con molti giovani che si allontanano dai banchi di scuola per dedicarsi a occupazioni saltuarie. Altri, purtroppo, restano a casa, senza seguire corsi di studio né professionali.
Collaborazione per un cambiamento
Antonino Marfia, direttore di Ted Formazione, ha sottolineato l’importanza di questo convegno, evidenziando la necessità di affrontare un problema grave e difficile da risolvere. L’incontro ha riunito diverse forze politiche e istituzionali nella speranza di avviare collaborazioni efficaci e di costruire una rete di sostegno per i territori più colpiti, in particolare Brancaccio e Sperone, ma anche per gran parte della seconda circoscrizione di Palermo, che presenta tassi di dispersione scolastica elevati.
Per contrastare questo fenomeno, Ted Formazione e l’associazione Sant’Erasmo hanno avviato percorsi di inserimento lavorativo, mirati a fornire opportunità concrete ai giovani. Tra le iniziative proposte ci sono corsi innovativi come:
- “Chef di bordo”
- “Ristorante didattico”
Questi corsi offrono un connubio tra formazione teorica e pratica sul campo, preparando i ragazzi ad entrare nel mondo del lavoro in settori promettenti come la ristorazione e la nautica.
Un intervento coordinato
Durante il convegno sono stati trattati anche aspetti legati al Distretto 14, che comprende un’ampia area della città di Palermo, dall’istituto Pietro Piazza fino a Villabate, passando per i quartieri di Bonagia, Falsomiele e altri ancora. La presenza di rappresentanti delle istituzioni, come Rosalia Iovino, giudice onoraria minorile, e Clara Pangaro, direttrice del carcere minorile Malaspina, ha messo in evidenza la necessità di un intervento coordinato per affrontare la dispersione scolastica e prevenire fenomeni di devianza minorile.
La dispersione scolastica non colpisce solo il singolo studente, ma ha un impatto profondo sulla comunità e sul futuro della città. L’abbandono scolastico porta a una maggiore vulnerabilità sociale e a una più alta probabilità di emarginazione, creando un circolo vizioso difficile da rompere. È fondamentale che le istituzioni, le famiglie e le associazioni lavorino insieme per creare un ambiente in cui i giovani possano sentirsi motivati e supportati nel loro percorso educativo.
Le cause della dispersione scolastica sono molteplici e vanno dall’assenza di stimoli nel percorso di studi, alla mancanza di supporto familiare, fino a fattori socio-economici. È cruciale che le politiche educative siano inclusive e tengano conto delle diverse realtà sociali dei ragazzi, promuovendo modelli di apprendimento che rispondano alle loro esigenze e ambizioni.
In questo contesto, l’educazione non deve essere vista solo come un obbligo, ma come un’opportunità preziosa per costruire un futuro migliore. Gli enti formativi e le istituzioni devono lavorare insieme per creare ponti tra il mondo della scuola e quello del lavoro, affinché i giovani possano vedere un reale sbocco professionale nel proprio percorso formativo. La sfida è grande, ma con un impegno collettivo e una visione condivisa, è possibile ridurre la dispersione scolastica a Palermo e garantire a tutti i giovani le stesse opportunità.