Osteoporosi, l’allerta dei medici: abbiamo sempre sbagliato modi e tempi per la prevenzione

Prevenire l’osteoporosi è possibile, anche se molti fino ad ora hanno agito in modo sbagliato pensando di fare bene.

Si sente spesso parlare di osteoporosi come di un problema che sarebbe bene evitare, almeno nelle sue forme più gravi, soprattutto perché può diventare debilitante e condizionare la quotidianità. Con questo termine ci si riferisce a una malattia dello scheletro, caratterizzata da una riduzione della massa minerale ossea e da un deterioramento microstrutturale del tessuto osseo. Le ossa diventano così più fragili, oltre ad aumentare la possibilità di andare incontro a fratture, soprattutto a vertebre, femore e polso.

come prevenire osteoporosi
L’osteoporosi è una condizione che può verificarsi spesso con l’invecchiamento – Foto: Arabonormannaunesco.it

Non ci sono però sintomi che è possibile notare prima che si verifichi una frattura, in alcuni casi si può evidenziare un dolore o un senso di pesantezza alla schiena (in genere nella regione lombare), in modo particolare se si è reduci da una giornata in cui si è stati a lungo in piedi, per poi notare un miglioramento una volta che ci si sdraia. Se le fratture riguardano le vertebre, invece, potrebbero anche non esserci sintomi, solo un semplice mal di schiena, che raramente desta preoccupazioni.

Prevenire l’osteoporosi è possibile

Una delle cause principali dell’osteoporosi è data dall’invecchiamento, i processi biologici rallentano, per questo anche il riassestamento delle ossa diventa più difficile. Se si vuole garantire la salute dell’osso è determinante garantire al nostro organismo un buon apporto di proteine e calcio, oltre alla vitamina D, essenziale per l’assorbimento intestinale del calcio. La vitamina è presente solo in pochi alimenti, quali olio di fegato di merluzzo, aringhe, salmone, tonno, sgombri e uova. Altrettanto utile può essere esporsi almeno 30 minuti al giorno al sole, ovviamente evitando di scottarsi.

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Garantire all’organismo una buona quantità di vitamina D è cruciale – Foto: Arabonormannaunesco.it

In genere si può riscontrare nelle donne dopo i 60 anni, in seguito alla caduta del livello di estrogeni che si verifica con la menopausa, mentre negli uomini è meno frequente ed è possibile soprattutto dai 70 anni in su. Come riporta il settimanale Di Più prevenire il disturbo è comunque possibile, attraverso alcuni semplici pratiche, si può ad esempio rinforzare la muscolatura del tronco attraverso il sollevamento pesi tre volte a settimana, senza comunque fare sforzi eccessivi. Altrettanto utili possono essere la bicicletta, pilates, hydrobike e ballare.

Si dovrebbe inoltre cercare di garantire l’apporto della vitamina K, che aumenta la densità minerale dell’osso. Questa la ritroviamo nel formaggio, nelle verdure a foglia verde, nella soia. La vitamina B12 accresce la massa dell’osso ed è presente in fegato, latte e derivati e carne di manzo. Non dovrebbe mancare nemmeno la vitamina C, che aiuta ad aumentare la densità minerale ossea ed è antiossidante (rallenta l’invecchiamento), la possiamo ricercare in lattuga, spinaci, pomodori e patate.

Le regole fondamentali da seguire sono innanzitutto tre:

  • attività fisica regolare;
  • alimentazione con un’adeguata quantità di latticini;
  • esposizione alla luce solare per attivare la vitamina D.

Seguirle è cruciale a tutte le età, anche in chi ha già ricevuto la diagnosi di osteoporosi.

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