Essere un comico di destra in Italia presenta sfide uniche, specialmente in un contesto politico in continua evoluzione. Federico Palmaroli, noto come “Osho”, ha recentemente presentato il suo nuovo volume di vignette, “Nun fate caso ar disordine”, un’opera che raccoglie un anno di satira che abbraccia temi di politica, attualità, religione e cultura pop. Questo libro, edito da Rizzoli, riflette le sue esperienze e le difficoltà che affronta nel suo lavoro di satirista.
Durante la presentazione del libro a Roma, Osho ha parlato del difficile equilibrio che deve mantenere come comico di destra. Ha osservato che, mentre ci sono sempre stati vignettisti schierati, quando un comico come lui si fa conoscere, spesso viene giudicato. “Se sei di destra, in molti non ti trovano divertente”, ha affermato. Questa realtà diventa ancora più complessa ora che la destra è al governo. Osho ha notato che, mentre prima era tollerato, ora è percepito come un “problema” associato al governo.
Uno dei momenti più controversi affrontati da Osho è stato il caso Sangiuliano, che ha suscitato un acceso dibattito. Dopo aver dichiarato di non aver realizzato vignette sul caso Boccia, considerandolo una “vicenda umana”, ha ricevuto critiche. Osho ha risposto: “È patetico che stia cercando di costruire un caso su di me attraverso le sue dichiarazioni”.
Un altro tema importante è la sua partecipazione all’organizzazione della mostra sul Futurismo alla Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea di Roma. Osho ha chiarito di non avere “nessun ruolo prettamente scientifico”, ma di essere coinvolto come “volontario futurista”. A partire da gennaio, ci saranno eventi che approfondiranno vari aspetti del futurismo, come la cucina, la moda, il teatro, l’architettura e la musica. “Sto facendo tutto come volontario, volontario futurista”, ha specificato, sottolineando la sua passione per l’arte e la cultura.
Nel suo nuovo libro, Osho offre critiche pungenti su una vasta gamma di personaggi pubblici, da Papa a Amadeus, passando per figure politiche come Biden e Trump. “Biden per me era meglio”, ha commentato, “però sono contento che Trump sia stato eletto, non perché lo ami, ma perché ci regalerà sempre qualcosa di interessante”. Osho osserva che ridere di Trump è relativamente facile e che la satira può colpire tutti, anche figure come Renzi.
Il suo approccio alla comicità è caratterizzato da una libertà di espressione che gli consente di affrontare temi delicati senza timori. Osho è consapevole delle sfide che affronta come comico di destra, e questa consapevolezza si riflette nel suo lavoro. La satira, per lui, è un modo per stimolare il dibattito e offrire una prospettiva critica su eventi e personaggi spesso trascurati.
In un panorama politico complesso come quello italiano, la figura di Osho emerge come una voce singolare, capace di mescolare critica e ironia in un modo che invita alla riflessione. La sua carriera, segnata da alti e bassi, continua a evolversi, affrontando le sfide del suo tempo con la sua inconfondibile dose di umorismo. Con il suo nuovo libro, Osho non solo intrattiene, ma invita anche a guardare oltre le apparenze, stimolando un confronto che va al di là delle battute e delle vignette.
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