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Nuovo master per assistenti sociali: alleanza con l’università kore

Recentemente, la Fondazione degli Assistenti Sociali e l’Università Kore di Enna hanno siglato un accordo programmatico volto a combattere il disagio minorile, con un focus particolare sulla povertà educativa e economica. Questa iniziativa, firmata dalla professoressa Maria Spoto per la Fondazione e dal presidente dell’università, il professor Cataldo Salerno, rappresenta un passo significativo verso la creazione di un sistema integrato di supporto per i minori e le loro famiglie.

Il contesto attuale richiede un’attenzione particolare a questioni come il disagio minorile, spesso accompagnato da fenomeni complessi e interconnessi. La sinergia tra l’Università Kore e la Fondazione degli Assistenti Sociali mira a sviluppare strumenti e competenze necessarie per affrontare queste sfide.

Il master universitario per assistenti sociali

Un elemento chiave di questo accordo è il Master universitario istituito presso l’ateneo ennese, il quale si propone di formare assistenti sociali altamente qualificati. Questi professionisti saranno preparati a programmare servizi mirati a contrastare le povertà che minacciano l’infanzia e l’adolescenza. La formazione si concentrerà su:

  1. Acquisizione di competenze specifiche per promuovere l’inclusione sociale.
  2. Utilizzo degli strumenti regionali, nazionali e dell’Unione Europea.
  3. Aggiornamento delle conoscenze pratiche per affrontare le problematiche contemporanee.

Inoltre, l’Università Kore collaborerà con personale scientifico condiviso con la Fondazione per sviluppare un progetto di ricerca in sinergia con l’Ordine degli Assistenti Sociali della Sicilia e con l’Ufficio del Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Siciliana. Questa collaborazione mira a fornire un supporto concreto all’assessorato della Famiglia della Regione, contribuendo alla creazione di un sistema di linee guida pratiche da adottare nelle scuole e tra gli enti locali.

Interventi specifici per il disagio minorile

L’assessorato regionale, guidato da Nuccia Albano, sta già attuando una serie di interventi specifici per affrontare queste problematiche, spesso in collaborazione con università e enti di tutela. Il progetto di ricerca si propone di elaborare schemi di patti di corresponsabilità educativa, coinvolgendo non solo le scuole, ma anche le famiglie e le comunità locali. Tali patti possono essere fondamentali per costruire una rete di supporto integrata, volta a garantire un ambiente educativo più sicuro e inclusivo per tutti i minori.

Le linee guida sviluppate attraverso questo accordo non si limiteranno a delineare i diritti e i doveri delle varie parti coinvolte, ma si concentreranno anche su pratiche concrete per il contrasto a fenomeni allarmanti come:

  1. Bullismo
  2. Violenza di genere
  3. Analfabetismo funzionale

La povertà educativa e la dispersione scolastica rappresentano sfide significative che richiedono un intervento coordinato e sinergico tra diverse istituzioni e attori sociali.

Il ruolo cruciale degli assistenti sociali

In questo contesto, gli assistenti sociali rivestono un ruolo cruciale. Sono spesso il primo punto di contatto per famiglie e minori in difficoltà e, grazie alla loro formazione e competenza, possono svolgere un ruolo determinante nel promuovere l’inclusione e il benessere dei giovani. Tuttavia, le sfide che affrontano sono molteplici, e vanno da un impegno massimo a momenti di confusione e incertezza su come procedere.

La formazione offerta dal Master rappresenta pertanto un’opportunità unica per gli assistenti sociali, fornendo loro gli strumenti necessari per affrontare queste sfide in modo efficace. Attraverso una preparazione adeguata, i professionisti potranno non solo supportare le famiglie in difficoltà, ma anche collaborare con le scuole e gli enti locali per costruire reti di protezione e sostegno attorno ai minori.

In questo modo, l’accordo tra la Fondazione degli Assistenti Sociali e l’Università Kore non solo si propone di migliorare la formazione degli assistenti sociali, ma anche di contribuire attivamente alla creazione di un ambiente più sicuro e favorevole per l’infanzia e l’adolescenza in Sicilia. La collaborazione tra istituzioni, università e enti locali è fondamentale per garantire un futuro migliore ai giovani, affrontando le sfide del presente con competenza e determinazione.

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