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Nuove opere in arrivo grazie alle donazioni della fondazione orestiadi

Nella storica cornice del Baglio di Stefano, la Fondazione Orestiadi celebra annualmente la memoria del devastante terremoto del Belice che colpì la Sicilia nel 1968. Questo evento non è solo un momento di commemorazione, ma anche un’opportunità per riflettere sull’importanza dell’arte e della cultura come strumenti di rinascita e rinnovamento. Domenica 19 gennaio, alle ore 11.00, si terrà la presentazione ufficiale delle nuove donazioni all’istituzione siciliana, che quest’anno vedrà protagonisti otto artisti di diverse generazioni e provenienze, tutti accomunati dalla volontà di contribuire al panorama artistico contemporaneo.

il ruolo della fondazione orestiadi nella ricostruzione culturale

La Fondazione Orestiadi ha sempre avuto un ruolo cruciale nella ricostruzione culturale di Gibellina, un comune che ha dovuto affrontare le conseguenze del terremoto, e nel promuovere il Museo delle Trame Mediterranee. Le opere donate e quelle realizzate dagli artisti in residenza offrono un interessante spaccato della produzione artistica attuale, dimostrando come l’arte possa fungere da faro in tempi di crisi. Gli artisti coinvolti in questa edizione sono:

  1. Guido Baragli
  2. Mario Benedetti
  3. Leonardo Fisco
  4. Matteo Fraterno
  5. Francesco Preverino
  6. Jano Sicura
  7. Rossana Taormina
  8. Michele Tombolini

Ognuno di loro porta nel suo lavoro una visione unica e personale, contribuendo a un dialogo artistico che attraversa epoche e stili.

opere significative e artisti coinvolti

Guido Baragli, scomparso nel 2023, è un artista palermitano il cui lavoro ha sempre messo in discussione le convenzioni artistiche. La sua installazione “Domicili coatti”, datata 1998 e donata da Gemma Insalaco in memoria del compagno Nicola Bravo, rappresenta un forte richiamo alle esperienze di vita e alle difficoltà che molti hanno affrontato, specialmente quelli colpiti da eventi catastrofici.

Mario Benedetti, originario di Terni, è un grande maestro dell’incisione e le sue opere si distinguono per l’abilità tecnica e la profondità concettuale. Al suo fianco, Jano Sicura, un artista siciliano con formazione tedesca, porterà la sua visione innovativa, che si fonda su una ricerca costante di nuovi linguaggi espressivi. Le opere di entrambi saranno esposte negli spazi esterni del museo, accogliendo i visitatori in un dialogo aperto con l’ambiente circostante.

Leonardo Fisco, originario di Sciacca, presenta otto ceramiche policrome che riflettono la tradizione artistica siciliana, rielaborata in chiave contemporanea. La sua arte è un omaggio alla ricchezza culturale dell’isola, unendo tecniche tradizionali a forme e colori innovativi. Matteo Fraterno, artista di Torre Annunziata, presenta l’opera “Ti-mpone”, un lavoro del 2023 che esplora temi di identità e memoria, elementi chiave che risuonano con la storia di Gibellina e del Belice.

un messaggio di resilienza e rinascita

Francesco Preverino, originario di Settimo Torinese, ha dedicato al terremoto un’opera significativa, il trittico “Gibellina, 15 gennaio 1968”, un tributo alla città e alla sua resistenza. La scelta di un trittico suggerisce una riflessione profonda e stratificata, offrendo una narrazione visiva delle esperienze e delle emozioni che il disastro ha suscitato. Rossana Taormina, invece, porta con sé l’eredità della sua infanzia vissuta nella Valle del Belice, dove il terremoto ha lasciato un segno indelebile. La sua arte è intrisa di quelle memorie e racconta storie di resilienza e rinascita.

La Fondazione Orestiadi, attraverso queste nuove donazioni, continua a mantenere viva la memoria del passato mentre guarda al futuro. Le opere esposte non sono solo un tributo agli artisti e alla loro creatività, ma anche un invito alla comunità a partecipare a un dialogo continuo con la storia e la cultura. La combinazione di artisti provenienti da diverse città italiane, come Napoli, Torino, e Venezia, insieme a quelli siciliani, crea una sinergia che arricchisce il patrimonio culturale dell’isola.

Questa manifestazione annuale rappresenta un momento fondamentale nella vita culturale di Gibellina e della Sicilia, unendo arte, memoria e comunità in un unico, potente messaggio. La Fondazione Orestiadi continua a svolgere un ruolo cruciale nel promuovere e sostenere l’arte contemporanea, dimostrando che, nonostante le avversità, l’arte può sempre rinascere e prosperare.

Antonella Romano

Sono una redattrice innamorata della Sicilia, e in particolare della mia Palermo. Fin da piccola, ho respirato l'aria vibrante di questa terra ricca di storia, cultura e tradizioni. Ogni vicolo di Palermo racconta storie antiche, e io non mi stanco mai di scoprirle e condividerle. Mi sono laureata in Lettere Moderne presso l'Università di Palermo, dove ho approfondito il mio amore per la scrittura e la narrazione. Dopo gli studi, ho avuto l'opportunità di collaborare con diverse testate giornalistiche e riviste locali, scrivendo articoli che esplorano le meraviglie artistiche, culinarie e naturalistiche della nostra isola. La mia vera passione, tuttavia, è raccontare la vita quotidiana della Sicilia e i suoi abitanti straordinari. Cerco di portare i lettori in un viaggio virtuale tra mercati colorati, spiagge dorate e festival affollati, sperando di trasmettere l'unicità e la bellezza di questa terra. Quando non sono dietro alla tastiera, mi piace camminare lungo la costa, visitare i mercati locali e assaporare piatti tradizionali cucinati con amore. Ogni giorno in Sicilia offre l'opportunità di scoprire qualcosa di nuovo e inaspettato, e non vedo l'ora di condividere queste esperienze con voi. Seguitemi nel mio viaggio attraverso la Sicilia, esplorando insieme cultura, sapori e tradizioni che rendono questa terra davvero speciale. Grazie per essere qui e per la vostra curiosità. Spero che attraverso le mie parole possiate innamorarvi della Sicilia tanto quanto lo sono io!

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