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Nuova agenda 2025: un libro pensato per le donne moderne

Il 10 dicembre scorso, presso la Fondazione Paolo Murialdi di Roma, è stata presentata l’ultima edizione di un progetto editoriale innovativo e completamente al femminile: “Dove ho la testa 2025 – L’Agenda A tutta donna”. Pubblicato da All Around, questo volume di 428 pagine si propone di celebrare la forza, la diversità e la creatività del mondo femminile attraverso una serie di storie, esperienze e voci di donne straordinarie.

La curatrice di questo ambizioso progetto è la giornalista Marina Viola, che ha messo insieme una rete di collaboratrici, tutte donne, per realizzare un’agenda che non sia solo un semplice strumento di organizzazione, ma un vero e proprio manifesto della lotta per i diritti delle donne. La scelta di un’agenda, infatti, non è casuale: rappresenta la necessità di non dimenticare, di pianificare il futuro e di dare visibilità a questioni che, purtroppo, continuano a essere attuali, come la violenza di genere e il catcalling.

Un progetto editoriale significativo

Un aspetto significativo del volume è la partnership con l’azienda Saugella, che si distingue per il suo impegno nella sensibilizzazione contro la violenza di genere. All’interno del libro, Saugella è presentata attraverso una serie di interviste condotte da Alma Maria Grandin, giornalista del TG1 Rai e parte del board di Fortune Italia. Queste interviste non solo mettono in luce l’importanza di affrontare tematiche delicate come la violenza, ma offrono anche uno spazio di riflessione su come le aziende possono giocare un ruolo attivo nella lotta contro tali fenomeni.

Storie di donne in settori tradizionalmente maschili

In un momento in cui la questione della parità di genere è più rilevante che mai, “Dove ho la testa 2025” si distingue per le sue testimonianze di donne operanti in settori tradizionalmente maschili, come quello vinicolo. Queste storie, raccolte dalla giornalista e sommelier Eva Panitteri, pongono l’accento sull’importanza di riconoscere e valorizzare il lavoro delle donne in ambiti spesso trascurati dalla narrazione mainstream. Attraverso le loro esperienze, le lettrici possono scoprire come la passione e la dedizione possano sfidare le norme e contribuire a una maggiore inclusione.

Arte e moda come strumenti di espressione

Un’altra sezione del libro è dedicata alla poesia, in particolare al laboratorio multidisciplinare Lunatika Factory, fondato nel 2020 da Giulia Massarelli. Questo spazio creativo si propone di esplorare l’universo femminile attraverso l’arte, incoraggiando l’espressione e la condivisione di esperienze. La presenza della poesia all’interno dell’agenda non è solo un elemento di bellezza, ma rappresenta anche una forma di resistenza e di denuncia, un modo per dare voce a chi spesso viene silenziato.

Non mancano, poi, i contributi dedicati alla moda e alle calzature iconiche, curati da Paola Cacianti, giornalista esperta in cultura e costume. Questa sezione offre un interessante spunto di riflessione su come la moda possa essere interpretata come un mezzo di espressione personale e collettiva, un modo per affermare la propria identità in un mondo che spesso cerca di omologare. Attraverso le pagine di “Dove ho la testa 2025”, si evidenzia come ogni donna possa e debba sentirsi libera di esprimere se stessa, senza paura di essere giudicata.

L’editrice Lucia Visca ha inoltre sottolineato un altro progetto significativo di All Around: la collaborazione con l’associazione ‘Gi.U.Li.A. Giornaliste’, impegnata nella ridefinizione di un linguaggio rispettoso e inclusivo. Questa iniziativa è fondamentale in un’epoca in cui il linguaggio gioca un ruolo cruciale nel plasmare le percezioni e le dinamiche sociali. L’approccio inclusivo proposto da ‘Gi.U.Li.A.’ rappresenta un passo avanti verso un’informazione più equa e rappresentativa, un aspetto centrale per garantire che tutte le voci femminili possano essere ascoltate.

“Dove ho la testa 2025” non è solo un’agenda, ma un vero e proprio strumento di empowerment, un invito a tutte le donne a prendere in mano la propria vita, a raccontare le proprie storie e a costruire un futuro migliore, insieme. Con questo progetto, All Around dimostra che la creatività e la forza delle donne possono e devono essere celebrate in ogni ambito della società, rendendo visibili le conquiste e le sfide ancora da affrontare.

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