Naspi: se non rispetti la normativa aggiornata la perdi e rischi grosso

Naspi: cambia tutto. Se non rispetti la nuova normativa la perdi. Cosa dice la legge al riguardo. Non rischiare.

La Naspi è un’indennità di disoccupazione corrisposta mensilmente a coloro che possiedono i requisiti richiesti dal legislatore. Per ricevere il beneficio è necessario che la causa della disoccupazione non possa essere imputata al dipendente. La nuova assicurazione sociale per l’impiego viene elargita a favore di coloro che hanno perso l’occupazione a partire dal 1 maggio 2015. L’importo è variabile e viene erogato dal giorno successivo alla data in cui è cessato il rapporto di servizio.

Rischi grosso
Naspi: se non rispetti la normativa aggiornata la perdi arabonormannaunesco.it

Il portale INPS ha una sezione dedicata alla Naspi, con le relative modifiche legislative. Attenzione, perché proprio in materia di novità è importante sapere che il dipendente che non si adegua pedissequamente alla normativa rischia di perdere il beneficio. Corrono il pericolo di revoca dell’importo coloro che lavorano in nero nel periodo in cui percepiscono l’indennità di disoccupazione. Lavorare e percepire la Naspi può causare la sospensione dell’erogazione dell’importo, la perdita dello status di disoccupazione e l’applicazione di sanzioni penali.

Naspi: attenzione potresti perdere tutto, rischi grosso

In un periodo complicato come quello attuale, molti percettori della Naspi hanno pensato di svolgere un lavoro in nero per non arrancare e giungere alla fine del mese serenamente. Per quanto possa essere un’idea allettante, lavorare in nero e percepire l’indennità è pericoloso. Il lavoratore che attua tale condotta rischia severe sanzioni. Anche coloro che beneficiano dell’Assegno di inclusione, facendo leva sullo status di disoccupazione, quando in concreto svolgono un’attività lavorativa, rischiano grosso.

Naspi: se non rispetti la normativa aggiornata la perdi
Rischi grosso, potresti perdere tutto arabonormannaunesco.it

La perdita dello stato di disoccupazione si verifica quando il lavoratore dà il via ad un’attività da lavoro autonomo percependo un reddito annuo superiore 5.500 euro. Lo status di disoccupazione viene meno anche nel caso in cui il lavoratore inizia la sua attività subordinata per una durata superiore ai 6 mesi, senza darne comunicazione. Lo status di disoccupazione viene revocato anche quando si dà il via ad un’attività di lavoro subordinato con un reddito superiore a 8.500 euro annui.

Nel corso degli anni molte persone hanno messo in atto condotte sanzionate severamente dalla legge, esponendosi al rischio di pesanti ripercussioni. Percepire infatti la Naspi e lavorare in nero espone il lavoratore al rischio di subire dei processi penali.

Se infatti l’Ispettorato del Lavoro, attraverso un accertamento, riscontrasse l’esistenza della suddetta condotta, il lavoratore potrebbe incorrere nell’accusa di falsità ideologica in atto pubblico, indebita percezione di erogazione ai danni dello Stato e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

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