Nel cuore di Parigi, il Petit Palais – Museo delle Belle Arti ha ospitato un evento straordinario dedicato alla musica napoletana. Sabato scorso, si è svolto il concerto “Maestri napoletani: Scarlatti, Martucci e Campanella”, che ha visto la partecipazione di illustri ospiti, tra cui l’ambasciatrice italiana Emanuela D’Alessandro e la direttrice del museo Annick Lemoine. L’evento ha attirato un pubblico variegato, composto da rappresentanti del mondo istituzionale, culturale ed economico di Parigi.
Il concerto è stato co-prodotto dall’Ambasciata d’Italia e dal Petit Palais, e si inserisce in una programmazione culturale più ampia legata all’esposizione “Ribera – ténèbres et lumières”, inaugurata il 5 novembre e visitabile fino al 23 febbraio 2025. Questa mostra è dedicata a Jusepe de Ribera, uno dei più importanti pittori spagnoli del Seicento, la cui carriera è profondamente legata a Napoli. L’associazione tra la musica napoletana e l’esposizione di Ribera sottolinea l’influenza duratura della cultura musicale partenopea nel panorama artistico europeo.
Un viaggio musicale tra Scarlatti e Martucci
Durante la serata, il pubblico ha avuto l’opportunità di ascoltare sette delle più affascinanti sonate di Domenico Scarlatti, un compositore che ha rivoluzionato il linguaggio musicale barocco. Le sonate, caratterizzate da melodie brillanti e ritmi vivaci, hanno trasportato gli ascoltatori nella Napoli del XVIII secolo. Accanto a Scarlatti, è stato eseguito il Quintetto in do maggiore op. 45 di Giuseppe Martucci, un compositore del XIX secolo noto per la sua abilità nel bilanciare melodia e struttura.
Le performance sono state magistralmente interpretate dal maestro Michele Campanella, un pianista di fama internazionale, e dal Quartetto Indaco, un ensemble che ha saputo conquistarsi un posto nel panorama della musica da camera contemporanea. Il quartetto ha recentemente vinto il prestigioso concorso internazionale di musica da camera di Osaka, dimostrando la sua qualità artistica e la versatilità dei suoi membri.
Un messaggio di cooperazione culturale
L’ambasciatrice D’Alessandro ha aperto la serata con un discorso che ha evidenziato l’importanza di iniziative culturali come questa. Ha sottolineato il ruolo fondamentale della cooperazione tra il Petit Palais, l’Ambasciata d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura. La sua introduzione ha messo in luce l’obiettivo di far conoscere e riscoprire al pubblico francese i tesori dell’arte e della musica italiana, contribuendo al rafforzamento degli scambi culturali tra Italia e Francia.
Un evento simbolico per Napoli
Il concerto ha avuto anche un significato simbolico, fungendo da anteprima per le celebrazioni del XXV anniversario della fondazione della città di Napoli, che si svolgeranno nel 2025. Questo evento rappresenta un momento di riflessione sulla ricca storia culturale di Napoli, una città che ha dato i natali a numerosi artisti e musicisti di fama mondiale. La musica di Scarlatti e Martucci, eseguita in un contesto così prestigioso, ha celebrato non solo le loro opere, ma anche la vivacità culturale di Napoli, che continua a ispirare artisti di ogni genere.
Il Petit Palais, con la sua architettura “art nouveau” e le sue collezioni d’arte, ha creato un’atmosfera incantevole per gli spettatori. La scelta di questo luogo simboleggia l’incontro tra culture e tradizioni, essenziale per costruire un dialogo artistico duraturo. Il concerto ha dimostrato che la musica è un linguaggio universale capace di unire le persone, superando le barriere linguistiche e culturali. La bellezza dell’arte vive nei cuori di tutti coloro che vi si avvicinano con passione e apertura mentale.