L’inaugurazione di due murales in Sicilia segna un’importante iniziativa artistica e sociale, promossa dalla Fondazione Federico II attraverso il progetto “Le Strade da Seguire”. Questo evento, tenutosi a Piazza Armerina, non si limita a decorare gli spazi pubblici, ma si propone di sensibilizzare la comunità sui temi della legalità e della giustizia. La street art diventa così un potente strumento di riflessione, capace di veicolare messaggi significativi e di coinvolgere le generazioni più giovani.
Il murale dedicato a Giorgio Boris Giuliano
Uno dei murales più significativi è dedicato a Giorgio Boris Giuliano, il Capo della Squadra Mobile di Palermo assassinato nel 1979. L’inaugurazione ha visto la partecipazione di autorità locali, tra cui il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Gaetano Galvagno, e il sindaco di Piazza Armerina, Nino Cammarata. Questo tributo artistico, realizzato da un trio di artisti siciliani – Giuseppe Liguori, Corrado Militello e Concetto Arancio – non solo celebra il sacrificio di Giuliano, ma invita anche a riflettere sulle sfide quotidiane legate alla legalità.
La figura di Giuliano rappresenta un simbolo di coraggio nella lotta contro la criminalità organizzata. L’opera è stata realizzata su una facciata di un edificio in via Torquato Tasso, trasformando un’area precedentemente degradata in uno spazio di socialità e crescita, che includerà anche un parco giochi per bambini.
Il murale sulla giustizia a Enna
Parallelamente, a Enna è stato inaugurato un altro murale, creato dall’artista Mirko Loste Cavallotti, dedicato al tema della giustizia. Situato all’ingresso dello stadio Gaeta, questo murale presenta statue femminili che evocano valori di equità e rispetto. L’opera si estende anche sui parapetti delle scale interne, creando un percorso visivo che invita i visitatori a riflettere sull’importanza di un sistema giuridico che protegga i diritti di tutti.
Un momento di aggregazione sociale
L’inaugurazione di questi murales rappresenta un momento di forte aggregazione sociale. La partecipazione delle istituzioni, delle forze dell’ordine e della comunità locale sottolinea l’importanza di unire le forze per promuovere la legalità. La street art emerge come un veicolo di comunicazione immediato, capace di raggiungere anche le generazioni più giovani, che possono trovare in queste opere un esempio di impegno e resistenza.
Domani, un ulteriore murale sarà inaugurato, dedicato a Totò Schillaci, il famoso bomber di Italia ’90. Questa opera, realizzata da Salvo Castellese, sarà affissa su una parete esterna del Centro Commerciale La Torre, nel quartiere CEP di Palermo, dove Schillaci è nato e cresciuto. La sua storia rappresenta un esempio di riscatto attraverso il calcio, evidenziando il legame tra sport e legalità.
Questi murales non sono solo opere d’arte, ma testimonianze viventi di una lotta continua per la legalità, un richiamo a non dimenticare le storie di chi ha sacrificato la propria vita per un futuro migliore. Attraverso l’arte, si cerca di riportare alla luce memorie collettive e di stimolare una riflessione profonda su temi cruciali per la società contemporanea. La Sicilia, con la sua storia complessa e le sue contraddizioni, si conferma un palcoscenico ideale per queste narrazioni visive, che cercano di costruire un ponte tra passato e futuro, tra dolore e speranza.