Nel cuore pulsante di Bologna, l’arte e la cultura si preparano a vivere un momento speciale con l’arrivo di Art City Bologna 2025. Questa manifestazione annuale, dedicata all’arte contemporanea, offre una piattaforma per artisti, istituzioni e pubblico per interagire e riflettere sulle tematiche attuali attraverso diverse forme espressive. Quest’anno, i Musei Nazionali di Bologna, in collaborazione con la Direzione Regionale Musei Nazionali dell’Emilia-Romagna, propongono due mostre di grande rilievo, che si svolgeranno in due storici edifici: l’ex Chiesa di San Barbaziano e l’ex Chiesa di San Mattia.
L’installazione di Per Barclay
A partire dal 31 gennaio fino al 9 febbraio, l’ex Chiesa di San Barbaziano ospiterà un intervento installativo dell’artista norvegese Per Barclay, rinomato per la sua capacità di trasformare gli spazi attraverso opere che riflettono sulla condizione umana e sulle contraddizioni della società contemporanea. Barclay, nato a Oslo nel 1955, reinterpreta uno dei capolavori della pittura barocca italiana, “La Strage degli Innocenti” di Guido Reni. Questa scelta non è casuale; l’artista intende stimolare una fruizione complessa che coinvolge il visitatore non solo a livello estetico, ma anche sociale e cognitivo.
L’installazione di Barclay è pensata per attivare una riflessione profonda sull’epoca del disorientamento in cui viviamo, un periodo caratterizzato da vulnerabilità e conflitti. L’artista, come un direttore di scena, rielabora lo spazio reale della chiesa, trasformandolo in un palcoscenico dove raccontare una nuova storia. Questa operazione artistica coinvolge il visitatore in un’esperienza immersiva e poetica, invitandolo a confrontarsi con le difficoltà e le contraddizioni del nostro tempo.
È importante notare che, date le caratteristiche delicate dell’opera, la visita all’installazione di Barclay sarà possibile solo su prenotazione tramite Eventbrite, con un massimo di 45 persone per turno. Questo approccio non solo garantisce una fruizione più intima e controllata dell’opera, ma permette anche ai visitatori di immergersi in un’esperienza che va oltre la semplice osservazione, richiedendo una partecipazione attiva e consapevole.
La mostra di Alessandro Sciaraffa
Dal 6 al 16 febbraio, l’ex Chiesa di San Mattia accoglierà invece “Harmonic Room”, una mostra personale dell’artista Alessandro Sciaraffa. Questa esposizione rappresenta un’ulteriore evoluzione del dialogo tra arte e tecnologia, un campo che Sciaraffa esplora con particolare attenzione alle potenzialità del suono e alla sua interazione con lo spazio fisico e la percezione sensoriale. Collaborando con il MamBo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, la Galleria Giorgio Persano di Torino e la Galleria Mazzoli di Modena, Sciaraffa trasforma la storica chiesa in uno spazio immersivo dove suono, luce e vibrazioni si fondono in un’esperienza unica.
“Harmonic Room” non è solo un’esposizione, ma un vero e proprio viaggio sensoriale che invita il pubblico a esplorare le diverse dimensioni delle proprie percezioni. Attraverso l’uso innovativo della tecnologia, l’artista crea un ambiente dove il visitatore non è più un semplice osservatore, ma diventa parte integrante dell’opera stessa. Questo approccio mira a instaurare un dialogo tra tradizione e innovazione, mettendo in risalto come l’arte possa evolversi e adattarsi ai tempi moderni senza perdere il legame con le sue radici storiche.
Un’opportunità di riflessione
Le due mostre rappresentano un’importante opportunità per il pubblico di riflettere su temi attuali che riguardano la società e il modo in cui percepiamo il mondo che ci circonda. L’arte, in questo contesto, si pone come un mezzo di esplorazione e comprensione, capace di attivare emozioni e stimolare pensieri critici.
Art City Bologna 2025 si preannuncia dunque come un evento ricco di stimoli e spunti di riflessione, un momento in cui la città bolognese diventa palcoscenico di idee innovative e proposte artistiche di grande valore. Le mostre di Per Barclay e Alessandro Sciaraffa non solo arricchiranno il panorama culturale della città, ma inviteranno anche tutti i visitatori a una partecipazione attiva e consapevole, rendendo l’arte un elemento centrale della vita quotidiana. Con queste iniziative, Bologna conferma la sua vocazione a essere un centro di eccellenza per l’arte contemporanea, attirando artisti e appassionati da ogni parte del mondo.