Corigliano-Rossano, un comune situato nella splendida regione della Calabria, ha recentemente ospitato un’importante iniziativa culturale e sociale: l’inaugurazione di una mostra dedicata alla vita e all’opera di Rosario Livatino, il magistrato siciliano assassinato dalla mafia nel 1990 e beatificato nel 2021. Questo evento, svoltosi il 18 novembre, ha attirato l’attenzione della comunità locale, sottolineando l’importanza della memoria e della giustizia nella lotta contro la criminalità organizzata.
La cerimonia di inaugurazione ha avuto luogo nell’aula Magna del polo liceale di Corigliano-Rossano, situato nell’area urbana di Rossano. È stata un’occasione di grande significato, non solo per commemorare la figura di Livatino, ma anche per riflettere sui valori di legalità, giustizia e impegno civile. All’incontro hanno partecipato figure di spicco, tra cui:
La mostra, che rimarrà aperta al pubblico fino al 22 novembre, è un’installazione itinerante articolata in quattro sezioni distinte. Comprende un percorso visivo e uditivo che offre un’importante panoramica sulla vita di Rosario Livatino. Con un totale di 35 pannelli, i visitatori possono immergersi nella storia di questo giudice, grazie a testi, immagini e video che raccontano non solo il suo martirio, ma anche il suo impegno quotidiano nella lotta contro la mafia. Un particolare tocco emotivo è dato da un audio che rievoca l’agguato mortale che costò la vita a Livatino, un momento cruciale che segna il suo sacrificio per la giustizia.
Questo progetto ha visto la partecipazione attiva degli studenti della quinta C del liceo classico “San Nilo” di Rossano, i quali hanno contribuito a illustrare e presentare i pannelli esposti. La loro presenza non solo arricchisce la mostra, ma rappresenta anche un segno di continuità e di sensibilizzazione delle nuove generazioni riguardo a temi così rilevanti come la legalità e il sacrificio di chi ha lottato per essa.
Monsignor Aloise, durante il suo intervento, ha sottolineato l’importanza di Rosario Livatino non solo come giudice, ma come esempio di vita cristiana e civica. “Il giudice beato Rosario Livatino, oltre ad essere un perfetto cittadino – ha affermato – era un perfetto cristiano. Due cose che devono camminare insieme perché non serve a nulla avere perfetti cristiani che sono cattivi cittadini.” Questa riflessione invita alla necessità di unire la fede e l’impegno sociale, elementi fondamentali per costruire una società giusta e solidale.
La figura di Rosario Livatino è emblematicamente legata alla lotta contro la mafia e rappresenta un faro di speranza per molti, non solo in Sicilia, ma in tutta Italia. La sua vita, dedicata al servizio della giustizia, è un monito potente contro l’indifferenza e l’ignavia di fronte all’illegalità. La sua beatificazione nel 2021 ha rappresentato non solo un riconoscimento della sua vita e del suo sacrificio, ma anche un invito a continuare la lotta per la legalità e i diritti civili.
In un periodo in cui la criminalità organizzata continua a rappresentare una sfida significativa per il nostro paese, iniziative come quella di Corigliano-Rossano rivestono una valenza fondamentale. La mostra su Rosario Livatino non solo celebra la memoria di un martire della giustizia, ma stimola anche una riflessione profonda sulle responsabilità di ciascuno di noi nel combattere le ingiustizie e nel promuovere una cultura della legalità. La presenza di giovani e studenti in eventi di questo tipo è cruciale: essi sono il futuro e il cambiamento che possono contribuire a una società più giusta e consapevole.
La mostra rappresenta quindi un’opportunità unica per la comunità di Corigliano-Rossano e per tutti i visitatori di approfondire la conoscenza della vita di un uomo che ha dato tutto per la giustizia. La storia di Rosario Livatino è un esempio di come la determinazione e il coraggio possano fare la differenza, anche di fronte alle avversità più ostili. La sua eredità continua a ispirare e a motivare le nuove generazioni a perseguire un ideale di giustizia e legalità.
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