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Mostra su rosario livatino: un viaggio nella vita del giudice martire a corigliano-rossano

Corigliano-Rossano, un comune situato nella splendida regione della Calabria, ha recentemente ospitato un’importante iniziativa culturale e sociale: l’inaugurazione di una mostra dedicata alla vita e all’opera di Rosario Livatino, il magistrato siciliano assassinato dalla mafia nel 1990 e beatificato nel 2021. Questo evento, svoltosi il 18 novembre, ha attirato l’attenzione della comunità locale, sottolineando l’importanza della memoria e della giustizia nella lotta contro la criminalità organizzata.

Un evento significativo

La cerimonia di inaugurazione ha avuto luogo nell’aula Magna del polo liceale di Corigliano-Rossano, situato nell’area urbana di Rossano. È stata un’occasione di grande significato, non solo per commemorare la figura di Livatino, ma anche per riflettere sui valori di legalità, giustizia e impegno civile. All’incontro hanno partecipato figure di spicco, tra cui:

  1. L’arcivescovo di Rossano Cariati, monsignor Maurizio Aloise
  2. Il direttore dell’Ufficio diocesano scuola, Mirella Pacifico
  3. Il dirigente del Polo liceale, Alfonso Perna
  4. Antonio Mazza, referente della mostra in Calabria
  5. Nicoletta Bauleo, presidente del Consiglio dell’ordine degli avvocati di Castrovillari

La mostra e il suo significato

La mostra, che rimarrà aperta al pubblico fino al 22 novembre, è un’installazione itinerante articolata in quattro sezioni distinte. Comprende un percorso visivo e uditivo che offre un’importante panoramica sulla vita di Rosario Livatino. Con un totale di 35 pannelli, i visitatori possono immergersi nella storia di questo giudice, grazie a testi, immagini e video che raccontano non solo il suo martirio, ma anche il suo impegno quotidiano nella lotta contro la mafia. Un particolare tocco emotivo è dato da un audio che rievoca l’agguato mortale che costò la vita a Livatino, un momento cruciale che segna il suo sacrificio per la giustizia.

Il contributo degli studenti

Questo progetto ha visto la partecipazione attiva degli studenti della quinta C del liceo classico “San Nilo” di Rossano, i quali hanno contribuito a illustrare e presentare i pannelli esposti. La loro presenza non solo arricchisce la mostra, ma rappresenta anche un segno di continuità e di sensibilizzazione delle nuove generazioni riguardo a temi così rilevanti come la legalità e il sacrificio di chi ha lottato per essa.

Monsignor Aloise, durante il suo intervento, ha sottolineato l’importanza di Rosario Livatino non solo come giudice, ma come esempio di vita cristiana e civica. “Il giudice beato Rosario Livatino, oltre ad essere un perfetto cittadino – ha affermato – era un perfetto cristiano. Due cose che devono camminare insieme perché non serve a nulla avere perfetti cristiani che sono cattivi cittadini.” Questa riflessione invita alla necessità di unire la fede e l’impegno sociale, elementi fondamentali per costruire una società giusta e solidale.

La figura di Rosario Livatino è emblematicamente legata alla lotta contro la mafia e rappresenta un faro di speranza per molti, non solo in Sicilia, ma in tutta Italia. La sua vita, dedicata al servizio della giustizia, è un monito potente contro l’indifferenza e l’ignavia di fronte all’illegalità. La sua beatificazione nel 2021 ha rappresentato non solo un riconoscimento della sua vita e del suo sacrificio, ma anche un invito a continuare la lotta per la legalità e i diritti civili.

In un periodo in cui la criminalità organizzata continua a rappresentare una sfida significativa per il nostro paese, iniziative come quella di Corigliano-Rossano rivestono una valenza fondamentale. La mostra su Rosario Livatino non solo celebra la memoria di un martire della giustizia, ma stimola anche una riflessione profonda sulle responsabilità di ciascuno di noi nel combattere le ingiustizie e nel promuovere una cultura della legalità. La presenza di giovani e studenti in eventi di questo tipo è cruciale: essi sono il futuro e il cambiamento che possono contribuire a una società più giusta e consapevole.

La mostra rappresenta quindi un’opportunità unica per la comunità di Corigliano-Rossano e per tutti i visitatori di approfondire la conoscenza della vita di un uomo che ha dato tutto per la giustizia. La storia di Rosario Livatino è un esempio di come la determinazione e il coraggio possano fare la differenza, anche di fronte alle avversità più ostili. La sua eredità continua a ispirare e a motivare le nuove generazioni a perseguire un ideale di giustizia e legalità.

Antonella Romano

Sono una redattrice innamorata della Sicilia, e in particolare della mia Palermo. Fin da piccola, ho respirato l'aria vibrante di questa terra ricca di storia, cultura e tradizioni. Ogni vicolo di Palermo racconta storie antiche, e io non mi stanco mai di scoprirle e condividerle. Mi sono laureata in Lettere Moderne presso l'Università di Palermo, dove ho approfondito il mio amore per la scrittura e la narrazione. Dopo gli studi, ho avuto l'opportunità di collaborare con diverse testate giornalistiche e riviste locali, scrivendo articoli che esplorano le meraviglie artistiche, culinarie e naturalistiche della nostra isola. La mia vera passione, tuttavia, è raccontare la vita quotidiana della Sicilia e i suoi abitanti straordinari. Cerco di portare i lettori in un viaggio virtuale tra mercati colorati, spiagge dorate e festival affollati, sperando di trasmettere l'unicità e la bellezza di questa terra. Quando non sono dietro alla tastiera, mi piace camminare lungo la costa, visitare i mercati locali e assaporare piatti tradizionali cucinati con amore. Ogni giorno in Sicilia offre l'opportunità di scoprire qualcosa di nuovo e inaspettato, e non vedo l'ora di condividere queste esperienze con voi. Seguitemi nel mio viaggio attraverso la Sicilia, esplorando insieme cultura, sapori e tradizioni che rendono questa terra davvero speciale. Grazie per essere qui e per la vostra curiosità. Spero che attraverso le mie parole possiate innamorarvi della Sicilia tanto quanto lo sono io!

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