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Monreale ricorda il sacrificio di Domenico Intravaia nella strage di Nassirya

Commemorazione di Domenico Intravaia a Monreale

Nel cimitero di Monreale, la comunità si è riunita per commemorare la figura del vicebrigadiere Domenico Intravaia, un eroe italiano caduto in servizio durante una missione di pace a Nassiriya, in Iraq. Questo triste evento risale a 21 anni fa, quando un attentato terroristico colpì la base “Maestrale”, portando alla morte di 19 militari italiani, tra cui Intravaia. La cerimonia di commemorazione si è svolta con grande rispetto e solennità, alla presenza di autorità militari, civili e familiari.

Autorità presenti alla cerimonia

Il generale di divisione Giuseppe Spina, comandante della legione carabinieri Sicilia, e il sindaco di Monreale, Alberto Arcidiacono, hanno preso parte attivamente alla cerimonia. Insieme al deputato Marco Intravaia, figlio del caduto, e ad altri membri della famiglia, hanno deposto due cuscini di fiori sulla tomba monumentale di Domenico. Questo gesto simbolico rappresenta non solo un tributo al sacrificio del vicebrigadiere, ma anche un momento di riflessione sull’importanza della memoria storica e del ricordo di coloro che hanno dato la vita per il bene del paese.

Riflessioni sulla dedizione al servizio

La commemorazione ha visto la partecipazione di diverse autorità, tra cui il generale di brigata Luciano Magrini, comandante provinciale dei carabinieri di Palermo, e il colonnello Giulio Modesti, comandante del gruppo di Monreale. Queste figure rappresentative hanno voluto sottolineare l’importanza di mantenere vivo il ricordo di chi ha servito il proprio paese con dedizione e coraggio, anche nelle situazioni più difficili e pericolose.

Messaggio di pace e riflessione

Il momento di raccoglimento e preghiera è stato guidato dall’arcivescovo di Monreale, Gualtiero Isacchi, che ha invitato i presenti a una riflessione profonda sulla pace e sull’importanza di costruire un futuro libero da conflitti. La figura di Domenico Intravaia è emblematica di un’epoca in cui l’Italia si è trovata a fronteggiare sfide internazionali, intervenendo in missioni di pace in scenari complessi e delicati come quello iracheno.

La vita e l’eredità di Domenico Intravaia

Nato a Palermo il 9 agosto 1957, Intravaia ha dedicato la sua vita al servizio nei Carabinieri, un corpo che rappresenta un pilastro fondamentale della sicurezza e della legalità in Italia. Il suo impegno e la sua dedizione sono stati riconosciuti postumi con l’assegnazione della croce d’onore alla memoria e della medaglia d’oro di vittima del terrorismo. Questi riconoscimenti non solo onorano il suo sacrificio, ma evidenziano anche il costo umano delle operazioni militari e delle missioni di pace.

Intitolazione della Caserma a Domenico Intravaia

Nel 2008, con decreto del ministro della difesa, è stata intitolata a Domenico Intravaia la Caserma sede del comando stazione carabinieri di San Martino delle Scale, a Palermo. Questo gesto ha voluto sottolineare l’importanza del suo contributo e della sua memoria nella storia recente del corpo dei Carabinieri e del paese. Intitolare una struttura a un eroe come Intravaia è un modo per mantenere viva la sua eredità e ispirare le future generazioni a servire con onore e sacrificio.

Importanza della memoria collettiva

La cerimonia di Monreale rappresenta un’importante occasione di riflessione non solo per i familiari delle vittime, ma per tutta la comunità. Ricordare Domenico Intravaia e le altre vittime dell’attentato di Nassiriya è un modo per rendere omaggio a coloro che hanno messo la loro vita al servizio degli ideali di pace e giustizia. La memoria di questi uomini e donne deve rimanere viva, non solo attraverso cerimonie commemorative, ma anche nel quotidiano impegno per la pace e la sicurezza, valori fondamentali per costruire un futuro migliore.

Un impegno per il futuro

Il ricordo di Domenico Intravaia e delle sue azioni continuerà a ispirare non solo i suoi colleghi, ma anche le generazioni future, affinché non si dimentichi mai il sacrificio di chi ha servito il paese con coraggio e determinazione. La comunità di Monreale, così come quella di Palermo e dell’intero paese, si unisce nel rinnovare il proprio impegno a non dimenticare e a onorare la memoria di tutti coloro che hanno dato la vita per la libertà e la sicurezza della nazione.

Antonella Romano

Sono una redattrice innamorata della Sicilia, e in particolare della mia Palermo. Fin da piccola, ho respirato l'aria vibrante di questa terra ricca di storia, cultura e tradizioni. Ogni vicolo di Palermo racconta storie antiche, e io non mi stanco mai di scoprirle e condividerle. Mi sono laureata in Lettere Moderne presso l'Università di Palermo, dove ho approfondito il mio amore per la scrittura e la narrazione. Dopo gli studi, ho avuto l'opportunità di collaborare con diverse testate giornalistiche e riviste locali, scrivendo articoli che esplorano le meraviglie artistiche, culinarie e naturalistiche della nostra isola. La mia vera passione, tuttavia, è raccontare la vita quotidiana della Sicilia e i suoi abitanti straordinari. Cerco di portare i lettori in un viaggio virtuale tra mercati colorati, spiagge dorate e festival affollati, sperando di trasmettere l'unicità e la bellezza di questa terra. Quando non sono dietro alla tastiera, mi piace camminare lungo la costa, visitare i mercati locali e assaporare piatti tradizionali cucinati con amore. Ogni giorno in Sicilia offre l'opportunità di scoprire qualcosa di nuovo e inaspettato, e non vedo l'ora di condividere queste esperienze con voi. Seguitemi nel mio viaggio attraverso la Sicilia, esplorando insieme cultura, sapori e tradizioni che rendono questa terra davvero speciale. Grazie per essere qui e per la vostra curiosità. Spero che attraverso le mie parole possiate innamorarvi della Sicilia tanto quanto lo sono io!

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