Milano è in fermento per uno degli eventi più attesi dell’anno: la Prima della Scala, che quest’anno vedrà il debutto dell’opera “La Forza del destino” di Giuseppe Verdi, sotto la direzione del maestro Riccardo Chailly. La serata, dedicata a Sant’Ambrogio, non è solo un momento di grande musica, ma rappresenta anche un’occasione di ritrovo per personalità di spicco, artisti e appassionati di lirica.
Quest’anno, la Prima della Scala avrà un respiro ancora più ampio, poiché sarà possibile seguire l’evento non solo dal prestigioso teatro milanese, ma anche in diretta da 37 luoghi della città e dei suoi dintorni. Tra questi, spiccano:
- Aeroporto di Malpensa
- Carcere di San Vittore
- Teatro Dal Verme
- Conservatorio
In un’epoca in cui la cultura deve cercare di raggiungere il maggior numero possibile di persone, questa iniziativa rappresenta un passo significativo verso l’inclusione e la democratizzazione dell’accesso all’arte. Grazie a Rai Cultura, l’evento sarà trasmesso anche su Rai1 e Raiplay, consentendo a chiunque di vivere l’emozione della Prima, ovunque si trovi.
L’allestimento dell’opera ha comportato un imponente sforzo logistico e tecnico. Le maestranze hanno lavorato instancabilmente per garantire che tutto fosse perfetto per l’apertura della stagione lirica. Nello specifico, per la realizzazione della scenografia sono stati utilizzati:
- 2260 metri di tubolari in ferro scatolato
- 800 metri di tubolari in alluminio
- 1800 chili di colla
- 100 ruote per la struttura circolare
- 180 metri cubi di polistirolo
Questi numeri non solo evidenziano la complessità della produzione, ma anche l’impegno e la passione che caratterizzano il mondo dell’opera.
Sul palcoscenico, il cast è di altissimo livello. Anna Netrebko, una delle soprano più acclamate al mondo, sarà protagonista di questa serata, segnando la sua settima apparizione alla Prima di Sant’Ambrogio. A fianco di lei, il baritono Ludovic Tézier e il tenore americano Brian Jagde, che ha sostituito l’acclamato Jonas Kaufmann dopo la sua rinuncia. La presenza di tali artisti di fama internazionale non può che aumentare l’attesa per questa serata che promette di essere memorabile.
Ma non è solo l’arte a dominare la scena milanese. Infatti, fuori dal teatro, si svolgerà una “Prima popolare antimilitare” con un corteo di protesta contro la guerra e il disegno di legge sulla sicurezza. Questa manifestazione è un chiaro richiamo a tematiche di grande attualità e rilevanza sociale, dimostrando che la cultura e l’arte possono e devono essere anche un veicolo di messaggi e di impegno civile. Già questa mattina, in un’anticipazione di quello che sarà il clima della serata, esponenti del centro sociale Cantiere hanno organizzato un flash mob, versando letame davanti al teatro e posizionando cartonati con le facce di leader politici come Netanyahu, Meloni e La Russa.
All’interno del teatro, il palco reale ospiterà figure di spicco della società italiana. In assenza del presidente Sergio Mattarella, impegnato a Parigi per la riapertura di Notre-Dame, il palco sarà occupato da personalità come Liliana Segre, il presidente del Senato Ignazio La Russa, il sindaco di Milano Giuseppe Sala, il governatore della Lombardia Attilio Fontana, il ministro della Cultura Alessandro Giuli e la vicepresidente della Camera Anna Ascari. La presenza di tali figure nei posti di rilievo della serata sottolinea l’importanza sociale e culturale di questo evento.
Tra gli ospiti d’onore si annoverano anche l’ex alto rappresentante per gli affari esteri della Ue Josep Borrell, il campione di salto in alto Gianmarco Tamberi, l’attore Pierfrancesco Favino, lo scrittore Alessandro Baricco e l’étoile Roberto Bolle. La diversità degli ospiti rappresenta un ulteriore elemento di ricchezza per la serata, dimostrando come la cultura possa unire persone provenienti da ambiti completamente diversi.
La Prima della Scala rappresenta, quindi, non solo un trionfo della musica e dell’arte, ma anche un momento di riflessione e di dialogo sulle questioni attuali che ci riguardano tutti. Mentre i VIP si preparano a calcare il tappeto rosso, la città di Milano si prepara a vivere un evento che promette di essere memorabile, non solo per la sua caratura artistica, ma anche per il messaggio potente che porterà con sé.