A Milano, la spesa culturale rappresenta una fetta significativa dell’intero panorama italiano, con un impressionante 13% del totale nazionale, nonostante la città ospiti solo il 2,3% della popolazione del Paese. Questo dato emerge dall’Osservatorio sui consumi culturali di Milano, curato dall’Ufficio studi dell’Associazione Italiana Editori (AIE) in collaborazione con SIAE e il Sistema Bibliotecario della città. L’analisi è stata presentata nell’ambito di Bookcity, un evento che celebra la cultura e l’editoria milanese. La spesa complessiva si attesta a 790,2 milioni di euro, escludendo però l’acquisto di musica e cinema registrato, videogiochi, e ingressi in musei non comunali. Questo dato, già di per sé significativo, ha visto un incremento del 33% rispetto all’anno precedente, un aumento notevolmente superiore rispetto al 20% registrato a livello nazionale.
Milano come capitale della cultura italiana
L’assessore alla Cultura, Tommaso Sacchi, ha espresso grande soddisfazione per il ruolo di Milano come capitale italiana della cultura, sottolineando la responsabilità connessa a tale posizione. Analizzando più nel dettaglio, il calcio si posiziona al primo posto per spesa, con 191 milioni di euro grazie alla presenza di club prestigiosi come Inter e Milan. Al secondo posto troviamo la vendita di libri, sia in librerie fisiche che online, che genera 170 milioni di euro. Seguono da vicino concerti pop, rock, jazz e di musica leggera con 168 milioni di euro. Anche le discoteche (62 milioni), le mostre (48 milioni) e l’opera lirica (33 milioni) contribuiscono in modo significativo alla vivace scena culturale della città.
L’attrattività culturale di Milano
Milano si distingue anche per la sua capacità di attrarre visitatori e appassionati d’arte da tutto il paese. La città rappresenta il 31% della spesa nazionale per visite a mostre e il 22% del pubblico, dimostrando un forte interesse per le arti visive. La Scala, celebre teatro d’opera, contribuisce a mantenere il primato della città con il 30% della spesa nazionale per l’opera lirica e il 17% del pubblico. Anche per gli spettacoli di musica pop, rock e leggera, Milano detiene il 19% della spesa e il 13% del pubblico, confermando la sua attrattività per gli amanti della musica.
Il ruolo delle biblioteche comunali
Le biblioteche comunali svolgono un ruolo cruciale nel mantenere vivo l’interesse per la cultura. Con 86.700 utenti registrati, in crescita rispetto agli 85.200 del 2019, le biblioteche di Milano sono un punto di riferimento per i cittadini, con il 67% degli iscritti che le frequenta almeno una volta al mese. Questo dato evidenzia una popolazione altamente impegnata e interessata, che sfrutta le biblioteche non solo per prestiti e consultazioni, ma anche per partecipare a corsi e attività per bambini.
Milano e l’editoria italiana
La città è anche un centro nevralgico per l’editoria italiana. Più del 90% dei bestseller del paese sono pubblicati da case editrici con sede a Milano, o da gruppi editoriali milanesi. Questo fenomeno può essere attribuito alla fervente attenzione che la popolazione milanese dedica all’offerta culturale, come sottolineato dal presidente di Bookcity, Stefano Mauri. Milano si configura quindi come un melting pot di idee e innovazioni editoriali, capace di influenzare e guidare il panorama culturale italiano.
Conclusione: Milano, epicentro culturale italiano
In definitiva, il ruolo di Milano come epicentro della cultura italiana è testimoniato non solo dai dati economici, ma anche dalla partecipazione attiva dei suoi cittadini e dalla diversificata offerta culturale che la città mette a disposizione. Questa dinamica contribuisce a rendere Milano non solo una capitale economica, ma anche culturale, in grado di affermarsi come punto di riferimento per l’intera nazione.