Oggi alla Scala si è consumato un momento significativo, che ha segnato la fine di un’era e l’inizio di un’altra. Il consiglio di amministrazione presieduto da Dominique Meyer, il sovrintendente che ha guidato il prestigioso teatro lirico milanese negli ultimi anni, ha celebrato il suo ultimo incontro ufficiale prima della scadenza del suo contratto, prevista per il 28 febbraio. Questo incontro non solo ha approvato il bilancio per il 2024, ma ha anche offerto l’opportunità di riflettere sul lavoro svolto e sul futuro dell’ente teatrale.
l’eredità di dominique meyer
Meyer ha assunto la direzione della Scala nel 2016, portando con sé una visione innovativa e un approccio manageriale che ha rinnovato l’immagine del teatro. Durante il suo mandato, ha introdotto:
- Nuove produzioni
- Collaborazioni internazionali
- Iniziative per coinvolgere un pubblico sempre più vasto e diversificato
Sotto la sua guida, la Scala ha visto un incremento delle presenze e un rafforzamento della sua reputazione a livello globale, grazie a una programmazione artistica di alto livello.
Il sindaco di Milano e presidente della Scala, Giuseppe Sala, ha colto l’opportunità dell’assemblea per esprimere riconoscenza nei confronti di Meyer, esortando tutti i presenti ad applaudire il suo operato, come si fa in un teatro al termine di una grande performance. Un gesto simbolico che ha sottolineato quanto il suo lavoro sia stato apprezzato dalla comunità artistica e culturale milanese. Meyer ha risposto all’applauso con un sorriso, visibilmente emozionato, consapevole di aver lasciato un segno indelebile nella storia della Scala.
il futuro della scala
In questo passaggio di consegne, il futuro sovrintendente Fortunato Ortombina ha partecipato attivamente alla seduta, iniziando a delineare i prossimi passi da intraprendere. Uno dei compiti più urgenti che lo attendono sarà la sostituzione di alcune figure chiave nel team dirigenziale. La Scala, come molte istituzioni culturali, deve affrontare le sfide di un mercato in continua evoluzione, e la scelta di nuovi dirigenti sarà cruciale per garantire la continuità e l’innovazione nella programmazione.
Tra i cambiamenti più significativi si evidenziano:
- Le dimissioni di Lanfranco Li Cauli, ex responsabile marketing, ora direttore amministrativo del Piccolo Teatro di Milano
- Le dimissioni di Franco Malgrande, responsabile del palcoscenico
- La decisione riguardo alla direzione del balletto, attualmente affidata a Manuel Legris, con l’attesa di un possibile arrivo di Roberto Bolle
Il 28 febbraio non segnerà solo la fine del mandato di Meyer, ma anche la scadenza per l’intero consiglio di amministrazione. Questo ha portato a una serie di speculazioni riguardo alla composizione futura del board, il quale dovrà essere rinnovato con attenzione.
sfide e opportunità
Questo periodo di transizione si inserisce in un contesto più ampio di rinnovamento e sfide per il mondo della cultura e dello spettacolo, reso ancora più complesso dagli effetti della pandemia e dalle mutate esigenze del pubblico. La Scala, simbolo di eccellenza musicale e culturale, ha la responsabilità di continuare a innovare e a rispondere alle aspettative di un pubblico sempre più esigente e variegato.
Ortombina, dunque, si troverà a dover gestire non solo il passaggio di consegne, ma anche le aspettative di un pubblico che ha visto crescere la Scala sotto la direzione di Meyer. Sarà fondamentale per lui costruire un team di lavoro coeso e capace di affrontare le sfide future, mantenendo alto il prestigio della Scala e continuando a attrarre talenti e produzioni di qualità.
In questo delicato momento storico, l’arte e la cultura si dimostrano essere più che mai un antidoto contro le incertezze del presente. La Scala, con le sue tradizioni e la sua storia, si prepara ad affrontare un nuovo capitolo, ricco di opportunità ma anche di responsabilità. Il futuro della Scala è nelle mani di chi saprà valorizzare il patrimonio artistico e culturale, mantenendo viva la passione per la musica e il teatro.