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Melodie curative: la musica che abbraccia i malati oncologici del maggiore di parma

La musica ha un potere straordinario, capace di toccare le corde più profonde dell’anima e di creare legami tra le persone. Per i pazienti oncologici, essa può diventare un valido supporto terapeutico, specialmente durante un percorso di cura difficile. L’Ospedale Maggiore di Parma ha lanciato un’iniziativa unica: un ciclo di concerti dedicati ai pazienti oncologici, svolti direttamente nei reparti di Oncologia e Radioterapia, in particolare al Day Hospital oncologico.

un progetto di volontariato musicale

Il progetto, intitolato “Con molto sentimento d’Affetto”, prevede concerti mensili da novembre a giugno. La decisione di portare la musica direttamente nei reparti è stata ispirata dai desideri espressi dai pazienti attraverso un questionario mirato a migliorare l’accoglienza nell’area oncologica. Questo ascolto attivo delle esigenze dei pazienti dimostra quanto sia fondamentale considerare il benessere totale della persona, non limitandosi solo agli aspetti clinici.

Durante la presentazione dell’iniziativa, è stato sottolineato come la musica possa “allargare il cuore, i polmoni, aprire la mente” e “riportare il senso dell’armonia riequilibrando corpo e spirito”. Queste parole racchiudono l’essenza di ciò che si intende realizzare: offrire momenti di evasione, serenità e riflessione a chi sta combattendo contro la malattia. La musica ha la capacità di trasportare l’ascoltatore in mondi diversi, consentendo a chi si trova in una situazione di vulnerabilità di trovare un momento di pace interiore.

concerti e dediche speciali

Ogni concerto sarà caratterizzato da una dedica specifica, rappresentata attraverso la personalità dei brani musicali eseguiti o dalle parole recitate da chi presenterà l’evento. Questo approccio mira a trasmettere ai pazienti, agli operatori e ai familiari messaggi positivi e di speranza. I concerti offrono l’opportunità di:

  1. Rilassarsi e viaggiare con la mente.
  2. Danzare e liberarsi dalle tensioni.
  3. Ricevere conforto attraverso la musica.

Il primo concerto si è tenuto il 25 novembre, seguito da un altro il 4 dicembre, entrambi accolti con entusiasmo. Il ciclo prosegue il 17 gennaio con un evento speciale, “L’azzurro è così bello che non so dirti quanto”, in cui il chitarrista Claudio Piastra accompagnerà la voce narrante in un melologo basato su “Platero y Yo” di Mario Castelnuovo-Tedesco. Quest’opera racconta le avventure di un piccolo asinello, evocando immagini di dolcezza e semplicità.

la musica come terapia

La musica in ospedale non è solo un passatempo, ma un vero e proprio strumento terapeutico. Diversi studi scientifici hanno evidenziato come l’ascolto della musica possa:

  • Ridurre l’ansia.
  • Migliorare l’umore.
  • Alleviare il dolore.

In questo contesto, l’iniziativa dell’Ospedale Maggiore di Parma si inserisce perfettamente in un approccio olistico alla cura del paziente, in cui l’arte diventa parte integrante del percorso di guarigione. La collaborazione con Fondazione Munus e Verso il Sereno, insieme al supporto di privati, dimostra come la comunità possa unirsi per sostenere chi si trova in difficoltà.

In conclusione, l’iniziativa musicale dell’Ospedale Maggiore di Parma rappresenta un esempio virtuoso di come l’arte possa entrare nelle strutture sanitarie e contribuire al benessere dei pazienti. La musica trasforma il ricovero in un’esperienza meno isolante e più umana, migliorando la qualità della vita di chi lotta contro la malattia.

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