Il 26 novembre 2023 rappresenta una data fondamentale per gli appassionati della letteratura gialla e dei romanzi storici italiani: esce “Volver”, il terzo e ultimo libro della trilogia del tango che narra le avventure del Commissario Ricciardi, scritto da Maurizio De Giovanni. Ambientato nel luglio del 1940, il romanzo si colloca in un periodo di grande tensione, con l’Italia che si prepara a entrare nel conflitto mondiale. Il Commissario, preoccupato per la sicurezza della sua famiglia, decide di trasferirsi a Fortino, un piccolo paese del Cilento, dove ha trascorso la sua infanzia e dove spera di proteggere la figlia Marta e i suoceri, a rischio a causa delle loro origini ebraiche.
La trilogia, iniziata con “Caminito” e proseguita con “Soledad”, ha condotto i lettori a scoprire una nuova dimensione del Commissario Ricciardi, un uomo che ha affrontato non solo crimini e misteri, ma anche la propria vita personale e le responsabilità di genitore single. De Giovanni ha saputo trasformare Ricciardi in un personaggio ricco di sfumature, capace di mantenere la propria umanità di fronte alle ingiustizie e alle atrocità del mondo che lo circonda.
In un’intervista rilasciata all’ANSA, De Giovanni chiarisce che “Volver” non segna un addio definitivo al suo celebre protagonista. “Con questo libro chiudo la trilogia del tango, ma potrebbe esserci la possibilità di raccontare nuovamente Ricciardi in futuro”, afferma lo scrittore. La sua intenzione è quella di proseguire il racconto negli anni Cinquanta, un periodo che rappresenta un momento di rinascita e ottimismo per l’Italia, contrapposto alla devastazione della guerra. “Vorrei raccontare un Paese in crescita, disperato ma pieno di speranza”, spiega De Giovanni, accennando anche all’interesse per la figura di Marta, che nell’ipotetico futuro sarebbe un’adolescente.
Ma come si è evoluto il Commissario Ricciardi in quasi vent’anni di pubblicazioni? De Giovanni riflette sull’evoluzione del personaggio, che ha attraversato il periodo degli anni Trenta, ricco di fermento culturale e sociale, fino ad arrivare alla soglia della guerra. “In 18 anni Ricciardi è molto cambiato. Ho sempre pensato alla Seconda Guerra Mondiale come a un limite, un confine da non superare, ma poi ho deciso di continuare il racconto, di spostare l’asse temporale fino al luglio del ’40”, racconta l’autore.
Il romanzo “Volver” si suddivide in due parti:
1. La prima narra il ritorno di Ricciardi nel Cilento, accompagnato dalla figlia e dai suoceri.
2. La seconda si svolge in città, dove il Commissario deve confrontarsi con il suo passato e le sue radici.
In questa parte, non indaga su un delitto recente, ma cerca di risolvere un mistero legato a un evento accaduto 34 anni prima, un viaggio interiore che lo porta a esplorare la propria famiglia e le scelte fatte nel corso della sua vita.
De Giovanni ha scelto il tango come fil rouge di questa trilogia non solo per il suo legame con la cultura napoletana, ma anche per le forti emozioni che questo genere musicale evoca. “Il tango, come la canzone napoletana, parla di temi universali, di amore e di perdita, di vita e di morte”, spiega lo scrittore, rendendo evidente come la musica possa essere una chiave di lettura per comprendere il contesto emotivo dei suoi personaggi.
In parallelo alle sue opere letterarie, Maurizio De Giovanni continua a sorprendere il pubblico con le trasposizioni televisive delle sue storie. La terza serie del Commissario Ricciardi, già conclusa, andrà in onda su Rai1 nel febbraio-marzo 2025, mentre un’altra sua serie, “Sara”, sarà disponibile su Netflix in primavera. “Ho visto la prima puntata di Sara e sono rimasto colpito. Sono molto critico verso le trasposizioni delle mie opere, ma questa è davvero bella”, confida De Giovanni.
Infine, il suo sguardo è già proiettato verso il futuro: “A inizio anno scriverò un romanzo per Mondadori che non appartiene a nessuna delle mie serie. Sarà una storia d’amore, senza giallo, ambientata in una grande città, e avrà a che fare con Catullo“, rivela. De Giovanni, tradotto in tutto il mondo, continua a incantare i lettori con la sua scrittura evocativa e i suoi personaggi indimenticabili, dimostrando che la letteratura può essere un potente strumento per esplorare l’animo umano, le sue fragilità e le sue speranze.
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