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Mattarella celebra i 125 anni di tosca nella magica cornice di roma

Il 14 gennaio 1900, l’Opera di Roma ha ospitato la prima assoluta di “Tosca”, un’opera che è diventata un simbolo del genio di Giacomo Puccini e della cultura della capitale italiana. Quasi 125 anni dopo, il 26 ottobre 2023, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha reso omaggio a questo capolavoro partecipando a una rappresentazione speciale al Teatro Costanzi. Questo evento ha celebrato non solo l’opera, ma anche la ricca tradizione culturale di Roma, una città centrale nell’arte e nella musica.

Un’atmosfera festosa

La serata si è caratterizzata per un’atmosfera festosa, con brindisi e tartine durante gli intervalli, coinvolgendo un pubblico entusiasta e commosso. Mattarella, accompagnato dalla figlia Laura, è stato accolto calorosamente da Francesco Giambrone, Sovrintendente dell’Opera di Roma, dal sindaco Roberto Gualtieri e dal presidente della Regione Lazio Francesco Rocca. Un momento significativo è stato lo scoprimento di una targa commemorativa nel foyer del teatro, celebrando la prima storica di “Tosca”.

Un momento di orgoglio nazionale

Il Presidente ha preso posto nel palco reale, accolto da un applauso caloroso. Prima dell’inizio della rappresentazione, il coro e l’orchestra hanno intonato il “Canto degli italiani”, un gesto simbolico che ha unito tutti i presenti in un momento di orgoglio nazionale. La regia dell’opera, firmata da Alessandro Talevi, ha cercato di rievocare la messa in scena originale, grazie ai bozzetti conservati negli archivi storici. La direzione musicale è stata affidata a Michele Mariotti, già noto per le sue interpretazioni di “Tosca”.

Un cast di talento

Il cast ha visto il soprano spagnolo Saioa Hernández nei panni di Tosca, un ruolo che ha già interpretato con successo all’Opera di Roma nel 2021. La sua performance ha suscitato applausi e grida di “brava” dal pubblico, dimostrando la sua crescente popolarità. Al contrario, la risposta del pubblico è stata più moderata per l’interpretazione del tenore statunitense Gregory Kunde nel ruolo di Cavaradossi e per il baritono armeno Gevorg Hakobyan nei panni di Scarpia, segno che le aspettative erano molto alte.

Un accesso ampliato all’opera

L’evento ha attirato un’ampia gamma di ospiti, tra cui esponenti del mondo politico e culturale. Tra le personalità presenti c’erano il presidente della Corte Costituzionale Giovanni Amoroso, l’ambasciatore di Francia Martin Briens, il vicepresidente della Camera dei Deputati Giorgio Mulè e il ministro della Cultura Alessandro Giuli. La presenza di figure di spicco ha ulteriormente sottolineato l’importanza di “Tosca” come simbolo di unità culturale e sociale.

Un aspetto interessante è stato l’accesso all’opera per un pubblico più ampio, con 200 persone che hanno potuto seguire la rappresentazione in streaming dall’Istituto Italiano di Cultura di Londra. Inoltre, la “prima” sarà ripresa e diffusa via streaming in diverse realtà legate alla Caritas di Roma, permettendo a chiunque di godere di questo capolavoro.

Il programma prevede altre quattro repliche di “Tosca” fino al 19 gennaio, mentre altre due rappresentazioni dello storico allestimento sono programmate dal 1° al 6 marzo e dal 9 al 13 maggio, con la partecipazione di artisti di fama internazionale come Anna Netrebko, Yusif Eyvazov e James Conlon.

La celebrazione del 125° anniversario di “Tosca” rappresenta un tributo al passato e un’opportunità per rinnovare l’interesse per l’arte e la cultura, valori fondamentali per la società contemporanea. In un momento storico in cui la musica e l’arte possono fungere da ponte tra le persone, eventi come questo sottolineano l’importanza di preservare e promuovere il patrimonio culturale, affinché possa continuare a ispirare le generazioni future. La magia di “Tosca”, con la sua intensa drammaticità e il suo profondo legame con Roma, continua a vivere e a rinnovarsi, confermando il suo posto nel cuore degli italiani e non solo.

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