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Matera: Un Viaggio Cinematografico da Pasolini a Gibson, la Magia del Set Senza Tempo

Matera: un set cinematografico naturale

Matera, città dei Sassi, è da sempre un luogo che ha catturato l’immaginazione di registi e artisti, diventando un set cinematografico naturale di grande impatto visivo. La sua bellezza unica e il suo patrimonio storico la rendono un contesto ideale per raccontare storie di grande profondità e significato. L’ultimo capitolo di questa affascinante narrazione si sviluppa attraverso la mostra fotografica ”La Passione di Matera. Pasolini 1964-Gibson 2004”, attualmente visitabile a Palazzo Malvinni Malvezzi. Questa esposizione si propone di mettere in evidenza il legame che unisce due opere fondamentali del cinema religioso: ”Il Vangelo secondo Matteo” di Pier Paolo Pasolini, girato nel 1964, e ”The Passion” di Mel Gibson, realizzato nel 2004.

La potenza delle immagini

Le immagini esposte nella mostra raccontano una storia che va oltre il semplice atto di girare un film. Le fotografie, scattate da Domenico Notarangelo per il film di Pasolini, offrono uno sguardo in bianco e nero su un’epoca in cui il cinema iniziava a esplorare temi complessi e profondi, come la spiritualità e la condizione umana. Notarangelo, non solo fotografo, ma anche comparsa nel film, ha immortalato momenti che rimangono impressi nella memoria collettiva. Le sue immagini, cariche di emozione, riescono a trasmettere l’essenza di una Matera che si fa palcoscenico della vita di Gesù, rappresentando non solo un luogo fisico, ma anche un simbolo di speranza e redenzione.

L’approccio contemporaneo di Gibson

D’altra parte, l’approccio di Mel Gibson, che ha scelto Matera come sfondo per il suo film ”The Passion”, ha portato il racconto della Passione di Cristo a un livello visivo e narrativo completamente diverso. Realizzato in un contesto contemporaneo e con tecniche cinematografiche all’avanguardia, il film di Gibson ha avuto un impatto mondiale, affrontando il dramma della crocifissione con una forza visiva e narrativa che ha suscitato dibattiti e riflessioni. Le fotografie di Geo Coretti e Antonio Notarangelo, che hanno lavorato come assistenti di Gibson, catturano la potenza e l’intensità di un film che ha fatto discutere e ha emozionato milioni di persone.

Un tributo alla città di Matera

Questa mostra non è solo un omaggio ai due film, ma anche un tributo a Matera stessa, che, con la sua architettura rupestre e i suoi paesaggi mozzafiato, ha saputo adattarsi e trasformarsi nel corso dei secoli. La città, patrimonio dell’umanità UNESCO, è stata testimone di innumerevoli storie e continua a essere un punto di riferimento per il cinema internazionale. Un altro aspetto interessante di questa mostra è che, a distanza di 20 anni dall’uscita di ”The Passion”, Mel Gibson ha recentemente effettuato vari sopralluoghi a Matera e in Puglia per un nuovo progetto cinematografico che, secondo le indiscrezioni, potrebbe avere ancora una volta un tema religioso. Questo dimostra quanto Matera continui a essere un luogo privilegiato per la produzione cinematografica e quanto i suoi paesaggi abbiano un’attrattiva duratura per i cineasti.

Un’importante occasione di riflessione

La mostra si concluderà il 18 gennaio con un convegno dal titolo “Matera, da Pasolini a Gibson. Scenario e cinema”, presieduto da Roberto Chiesi, direttore del Centro studi-Archivio Pier Paolo Pasolini della Cineteca di Bologna. Questo incontro rappresenterà un’importante occasione di riflessione sul ruolo di Matera nel cinema e su come la città sia stata rappresentata attraverso le diverse epoche. Sarà un’opportunità per discutere l’evoluzione del linguaggio cinematografico e come la location possa influenzare la narrazione e la produzione.

Matera: un futuro ricco di storie

In un’epoca in cui il cinema è in continua evoluzione e si confronta con nuove tecnologie e forme di narrazione, è fondamentale ricordare e celebrare i luoghi che hanno contribuito a creare storie indimenticabili. Matera, con la sua storia millenaria e il suo patrimonio culturale, continuerà a essere un set da film, un luogo dove la bellezza e la spiritualità si intrecciano, invitando registi e artisti a raccontare storie che parlano di umanità, fede e speranza. La mostra ”La Passione di Matera” è quindi non solo un viaggio attraverso il passato del cinema, ma anche uno sguardo verso un futuro che promette di essere altrettanto ricco di storie da raccontare.

Antonella Romano

Sono una redattrice innamorata della Sicilia, e in particolare della mia Palermo. Fin da piccola, ho respirato l'aria vibrante di questa terra ricca di storia, cultura e tradizioni. Ogni vicolo di Palermo racconta storie antiche, e io non mi stanco mai di scoprirle e condividerle. Mi sono laureata in Lettere Moderne presso l'Università di Palermo, dove ho approfondito il mio amore per la scrittura e la narrazione. Dopo gli studi, ho avuto l'opportunità di collaborare con diverse testate giornalistiche e riviste locali, scrivendo articoli che esplorano le meraviglie artistiche, culinarie e naturalistiche della nostra isola. La mia vera passione, tuttavia, è raccontare la vita quotidiana della Sicilia e i suoi abitanti straordinari. Cerco di portare i lettori in un viaggio virtuale tra mercati colorati, spiagge dorate e festival affollati, sperando di trasmettere l'unicità e la bellezza di questa terra. Quando non sono dietro alla tastiera, mi piace camminare lungo la costa, visitare i mercati locali e assaporare piatti tradizionali cucinati con amore. Ogni giorno in Sicilia offre l'opportunità di scoprire qualcosa di nuovo e inaspettato, e non vedo l'ora di condividere queste esperienze con voi. Seguitemi nel mio viaggio attraverso la Sicilia, esplorando insieme cultura, sapori e tradizioni che rendono questa terra davvero speciale. Grazie per essere qui e per la vostra curiosità. Spero che attraverso le mie parole possiate innamorarvi della Sicilia tanto quanto lo sono io!

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