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Martina scrinzi racconta il suo viaggio da vermiglio all’oscar e le emozioni che l’hanno accompagnata

Martina Scrinzi è una giovane attrice trentina che sta vivendo un momento magico nella sua carriera grazie al film “Vermiglio”, diretto da Maura Delpero. La sua interpretazione di Lucia, una delle protagoniste, ha catturato l’attenzione di critici e pubblico, portando il film a essere inserito nella shortlist per la categoria del miglior film internazionale agli Oscar. Con un futuro luminoso davanti a sé, Martina racconta le sue emozioni e il percorso che l’ha portata a questo traguardo.

La formazione di un talento

Nata e cresciuta in Trentino, Martina ha sempre avuto una forte connessione con la natura e con le sue radici. La sua formazione nel teatro danza le ha fornito una base solida per affrontare il mondo del cinema, un ambito che ha sempre sognato di esplorare. “Quando ho saputo che il film era in corsa per gli Oscar, non riuscivo a crederci. È un’esperienza incredibile, qualcosa che non avrei mai immaginato mentre inviavo il mio curriculum”, racconta con un sorriso contagioso. La sua determinazione e il suo talento sono stati riconosciuti al festival di Capri, dove è stata premiata come “Italian Rising Star”.

L’incontro con la regista

Martina ricorda con emozione il suo incontro con Maura Delpero. “Non conoscevo la regista, l’ho incontrata solo a Roma per il provino finale”, spiega. “Stavo lavorando a un altro progetto e speravo di ottenere una parte, ma il ruolo di Lucia è diventato il mio destino”. La sua preparazione per il personaggio è stata meticolosa; ha attinto dalla sua vita personale e dalla sua educazione, trovando una connessione autentica con il ruolo. “L’autenticità del film risiede nella sua capacità di distaccarsi dalla contemporaneità e nella cura della regia”, afferma Martina, riconoscendo il lavoro del direttore della fotografia Mikhail Krichman.

Passione per il cinema

La sua passione per il cinema non si limita a “Vermiglio”. Martina è un’appassionata di film classici italiani, ammirando registi come Monicelli e Scola, e si ispira al cinema americano degli anni ’70. Tra le sue attrici preferite c’è Penelope Cruz, la cui versatilità e talento l’hanno sempre affascinata. “Spero di avere l’opportunità di recitare in italiano, in tedesco e, perché no, anche in dialetto come in ‘Vermiglio'”, dice con entusiasmo.

Progetti futuri

Nel suo futuro, Martina intravede nuove ed entusiasmanti opportunità. “Ci sono progetti in cantiere, uno in Italia di cui non posso ancora parlare e un’offerta dalla Germania”, rivela. Inoltre, sta collaborando con il suo compagno, il regista Kia Khalili Pir, che sta scrivendo un thriller intitolato “Animali sociali”. “Ho girato il mio primo film, ‘Mostro intruso aspro’, un horror indipendente che stiamo cercando di distribuire”, aggiunge, visibilmente orgogliosa dei suoi inizi nel mondo del cinema.

Oltre alla carriera cinematografica, Martina trova conforto nella sua vita personale. Dalla tranquillità delle sue montagne trentine alla vivacità di Roma, dove ora vive, riesce a bilanciare il suo lavoro con la necessità di ricaricarsi. “La mia casa in Trentino è così isolata che non ha neanche un indirizzo preciso. Ma per me è fondamentale tornare lì, per ricaricarmi e ritrovare il silenzio, che considero il modo migliore per trovare equilibrio”, spiega.

Martina Scrinzi è una giovane artista che, con passione e dedizione, sta conquistando il suo posto nel panorama cinematografico italiano e internazionale. La sua storia è un esempio di come il talento, unito a un po’ di fortuna e a una buona dose di determinazione, possa aprire porte e creare opportunità inaspettate. Con l’aspettativa di vedere “Vermiglio” brillare agli Oscar e con tanti progetti futuri all’orizzonte, è chiaro che questa giovane attrice ha solo appena iniziato il suo viaggio nel mondo del cinema. La sua storia è una fonte d’ispirazione per molti, un promemoria che i sogni possono diventare realtà, anche quando meno ce lo aspettiamo.

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