Maratea si candida a Roma come capitale della cultura: ha scelto un testimonial d’eccezione

Maratea aspira a diventare Capitale della Cultura 2026: la sosterrà un personaggio che tutti noi amiamo profondamente.

Nascosta tra le onde cristalline del Mar Tirreno, Maratea si erge come una gemma preziosa incastonata tra le montagne della costa tirrenica della Basilicata. Conosciuta come “La Perla del Tirreno”, questa pittoresca cittadina costiera affascina i visitatori con il suo mix unico di bellezze naturali, ricca storia e autentica cultura italiana. Ora Maratea cerca un ulteriore salto di qualità, candidandosi come Capitale della cultura. E per portare avanti le proprie ragioni, ha scelto un personaggio amatissimo dal pubblico. 

Maratea, Capitale cultura
Maratea si candida a Capitale della cultura 2026 – (arabonormannaunesco.it)

Maratea vanta uno dei litorali più belli dell’Italia meridionale, con una costa frastagliata punteggiata da calette segrete, spiagge di ciottoli e baie nascoste. La famosa statua del Cristo Redentore, alta 22 metri, domina la baia circostante, offrendo una vista mozzafiato sulla città e sul mare sottostante.

Oltre alla sua bellezza naturale, Maratea vanta anche un ricco patrimonio storico e culturale. Il centro storico della città è un labirinto di vicoli tortuosi e piazze accoglienti, arricchito da chiese antiche, palazzi storici e affascinanti botteghe artigiane. Il Castello di San Biagio, che risale al IX secolo, è un’imponente fortezza che domina la città e offre panorami spettacolari sulla costa circostante.

La gastronomia di Maratea riflette la ricchezza del territorio circostante, con piatti che combinano sapientemente ingredienti locali freschi e tradizioni culinarie secolari. Dai piatti di pesce fresco pescato nelle acque cristalline del Mediterraneo ai formaggi artigianali e agli oli extravergini di oliva prodotti nelle colline circostanti, i sapori di Maratea sono un vero e proprio viaggio per il palato.

Oltre a esplorare le bellezze naturali e culturali di Maratea, i visitatori hanno l’opportunità di godersi una vasta gamma di attività ricreative. Dalle escursioni panoramiche lungo i sentieri costieri alle gite in barca per esplorare le grotte marine nascoste, c’è qualcosa per tutti i gusti. Gli amanti dello sport possono anche praticare attività come il kayak, il windsurf e il diving nelle acque cristalline del Mar Tirreno.

Maratea Capitale della Cultura: il testimonial d’eccezione

Dunque, Maratea è molto più di una semplice località balneare. Con la sua bellezza naturale mozzafiato, il suo ricco patrimonio culturale e la sua cucina deliziosa, questa città costiera incarna l’autentico spirito dell’Italia meridionale. Per chi cerca una fuga rilassante immersa nella natura e nella storia, Maratea è una destinazione imperdibile. Ora la bellissima località lucana si candida anche come Capitale della cultura e nella presentazione a Roma del progetto, ha scelto come testimonial un personaggio che tutti amiamo.

Rocco Papaleo, Maratea
Rocco Papaleo sostiene Maratea capitale della cultura 2026 foto: Ansa – (arabonormannaunesco.it)

Lucano doc, peraltro. Parliamo dell’attore e regista Rocco Papaleo. 65enne nato a Lauria, Papaleo è uno dei caratteristi più importanti del cinema italiano. Tra i suoi lavori principali ricordiamo: “I laureati” (1995), “Il barbiere di Rio” (1996), “Viola bacia tutti” (1998), “Il pranzo della domenica” (2003), “Viva l’Italia” (2012), “The Place” (2017), “Moschettieri del Re – La penultima missione” (2018), “Tutti per 1 – 1 per tutti” (2020), “I peggiori giorni” (2023).

E, ovviamente, “Basilicata coast to coast”, film del 2010, di cui è anche regista. Quindi, non poteva esserci testimone migliore per la candidatura di Maratea come Capitale Italiana della Cultura 2026. A marzo attende il responso del ministero della Cultura. “La mia è la storia di uno che vuole andarsene e se è andato ma che ora vuole tornare” ha detto Papaleo nel corso della presentazione romana.

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