Oggi, venerdì 22 novembre, una chiesa stracolma ha accolto l’ultimo saluto a Vincenzo Compagnone, il ventunenne tragicamente scomparso a causa di un incidente avvenuto a Terrasini, un affascinante comune del Palermitano. La sua morte, dopo un’agonia di quasi un mese, ha gettato un velo di tristezza e incredulità sull’intera comunità, che si è mobilitata per offrire conforto alla sua famiglia e per rendere omaggio a un giovane che aveva tanto da dare.
La tragica vicenda ha avuto inizio nella notte tra il 26 e il 27 ottobre, quando Vincenzo, mentre era con alcuni amici, è caduto da un’altezza di circa sei metri. Le ferite riportate erano gravissime, e dopo un primo ricovero al Trauma Center di Villa Sofia, il ragazzo è stato trasferito all’Ismett, dove ha lottato per la vita fino a pochi giorni fa, quando purtroppo è spirato. L’agonia di Vincenzo ha coinvolto non solo la sua famiglia, ma anche un’intera comunità, che ha vissuto con ansia e speranza le settimane di attesa, pregando per un miracolo che, purtroppo, non è arrivato.
Il Funerale e la Partecipazione della Comunità
Il funerale si è svolto nella chiesa della Provvidenza, a pochi passi dal porto, dove padre Davide Rasa ha celebrato la messa in un’atmosfera di profonda emozione. La partecipazione è stata numerosissima, nonostante il maltempo. Parenti, amici, compagni di scuola e tanti altri conoscenti hanno voluto essere presenti per dare l’ultimo saluto a Vincenzo, dimostrando così l’affetto che li legava a lui.
Un lungo corteo ha accompagnato il feretro dall’abitazione fino alla chiesa, un tragitto simbolico che ha attraversato le strade di Terrasini, luoghi ricchi di ricordi e momenti felici condivisi da Vincenzo e dai suoi amici. Gli amici hanno indossato magliette commemorative con una foto di Vincenzo, che lo ritraeva sorridente e felice, in segno di affetto e di un legame che non svanirà mai. “Vogliamo ricordarlo così”, hanno dichiarato, “con il suo grande entusiasmo per la vita”. Sul retro delle t-shirt, una dedica toccante: “Rimarrai sempre nei nostri cuori”.
La Reazione della Comunità e del Sindaco
Le speranze di un recupero si erano affievolite nel corso delle settimane, mentre Vincenzo affrontava diversi interventi chirurgici. Dopo la sua morte, è stata disposta un’autopsia, i cui risultati si attendevano per chiarire le circostanze dell’incidente. Il sindaco di Terrasini, Giosuè Maniaci, ha partecipato alla cerimonia, esprimendo il dolore e la solidarietà di tutta la comunità. “Vincenzo è un figlio nostro, un figlio di questa comunità”, ha detto il sindaco, sottolineando la necessità di rimanere uniti e di affrontare le difficoltà insieme.
Durante l’omelia, padre Davide ha invitato tutti a riflettere sulla fragilità della vita e sull’importanza di valorizzare ogni momento. La celebrazione è stata un’occasione per ricordare Vincenzo non solo come una vittima di una tragica fatalità, ma come un giovane pieno di vita, che ha lasciato un’impronta indelebile nei cuori di chi lo conosceva. “Abbiamo un angelo in più in cielo”, ha concluso il sindaco, enfatizzando la speranza di una giustizia e di una verità che si devono cercare per chiarire cosa sia realmente accaduto.
In questo momento di lutto, Terrasini ha dimostrato di essere una comunità coesa e solidale, pronta a sostenere la famiglia di Vincenzo e a mantenere viva la memoria di un ragazzo che ha saputo conquistare l’affetto di tanti. La sua storia rimarrà impressa nei cuori di tutti coloro che lo hanno conosciuto, e il suo spirito vivrà attraverso i ricordi e le testimonianze di chi ha avuto la fortuna di incrociare il suo cammino. Un giovane che, sebbene strappato prematuramente alla vita, continuerà a ispirare e a unire una comunità intera.