Liliana Segre, senatrice a vita e sopravvissuta all’Olocausto, è una figura di spicco nel panorama italiano e internazionale per il suo instancabile impegno nella lotta contro l’antisemitismo e per la testimonianza sulla Shoah. Durante un recente evento presso la Citroniera della Reggia di Venaria, organizzato dal Consorzio delle Residenze Reali Sabaude e dalla giornalista Claudia Conte, Segre ha condiviso il profondo impatto che le date del 7 e 8 ottobre hanno avuto sulla sua vita e sulla sua percezione del mondo.
In un videomessaggio, Segre ha presentato il suo docufilm, che racconta “una breve storia della mia vita” e mostra il suo sorriso sulla spiaggia di Pesaro, un luogo a lei caro. Ha evidenziato che il film è stato girato prima delle date che hanno segnato il suo carattere e il suo umore, sottolineando l’importanza del legame tra memoria individuale e memoria collettiva.
Durante la serata, il docufilm è stato proiettato, dando vita a un dibattito ricco di spunti e riflessioni, moderato da Claudia Conte. Tra i partecipanti, personalità di spicco come:
Il Ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, ha inviato un messaggio di gratitudine a Segre, sottolineando l’importanza della sua testimonianza personale. Ha messo in risalto l’impegno della senatrice nel trasmettere il valore della memoria e della dignità umana alle nuove generazioni, un compito mai così urgente come oggi.
Federico Mollicone, presidente della commissione Cultura della Camera, ha definito Liliana Segre un “simbolo e una testimone instancabile della Shoah”. Le sue parole hanno evidenziato come la sua storia rappresenti un atto d’amore verso la nazione e una responsabilità verso il futuro. Commemorare il Giorno della Memoria deve servire anche come monito per combattere l’antisemitismo latente.
Briamonte ha spiegato l’importanza di organizzare un’iniziativa così significativa presso la Reggia di Venaria, un luogo patrimonio dell’umanità UNESCO. Questa scelta dimostra come i beni culturali possano svolgere un ruolo centrale nella società civile, fungendo da ponte tra passato e presente.
La serata ha rappresentato un’importante opportunità per riflettere su come la memoria storica possa influenzare le generazioni future. La storia di Liliana Segre va oltre la sua esperienza personale, diventando un richiamo collettivo a non dimenticare gli orrori del passato e a combattere ogni forma di discriminazione e intolleranza.
Il film e il dibattito hanno offerto uno spazio per l’incontro e il confronto, dove le storie di vita si intrecciano con le lezioni storiche, creando un tessuto di significato che invita tutti a riflettere su cosa significhi essere parte di una comunità e su come le scelte di oggi possano influenzare il futuro. In un periodo in cui le divisioni sembrano amplificarsi, la voce di Segre emerge come un faro di speranza e di resistenza, invitando ciascuno di noi a contribuire alla costruzione di una società più giusta e inclusiva.
In conclusione, la serata alla Reggia di Venaria ha rappresentato un importante momento di riflessione. È stata un’opportunità per ascoltare e imparare dalla storia di una donna la cui vita è stata segnata da eventi terribili, ma che continua a lottare per un futuro migliore. La sua testimonianza è un richiamo alla responsabilità di tutti noi nel mantenere viva la memoria e nel promuovere i valori di tolleranza e rispetto reciproco.
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