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L’esplorazione dell’anima nomade di clemente al palazzo delle esposizioni

La magia dell’arte contemporanea si fa sentire prepotente a Roma, dove il Palazzo delle Esposizioni ospita la mostra “Francesco Clemente. Anima Nomade”. L’artista napoletano, simbolo di un’arte che trascende i confini fisici e culturali, offre un’esperienza visiva unica, frutto di un percorso artistico che si estende su più decenni e continenti. Questa mostra, aperta dal 23 novembre 2023 al 30 marzo 2025, rappresenta un’importante occasione per esplorare l’universo creativo di Clemente, il quale ha saputo fondere le sue radici italiane con l’influenza della cultura indiana e delle esperienze vissute a New York.

La Magia delle Tende

Una delle caratteristiche distintive di questa esposizione è la presenza delle “Tents”, una serie di tende realizzate nel 2013 che incarnano il concetto di nomadismo. Queste strutture non sono semplici oggetti di design, ma veri e propri spazi di riflessione e contemplazione. All’interno di ciascuna tenda, il visitatore è accolto da un’atmosfera di introspezione, dove le pareti dipinte a tempera evocano mondi immaginari e simboli profondi. L’artista stesso afferma che, entrando nelle tende, il pubblico viene invitato a trascorrere più tempo di quanto normalmente riservato all’osservazione di un’opera d’arte.

  1. Immersione totale: “Nelle tende la penombra vi costringe a stare più degli otto secondi che pare siano adesso la soglia massima di attenzione”, spiega Clemente, sottolineando l’importanza di immergersi completamente nell’esperienza artistica.

Temi di Transitorietà e Impermanenza

Il curatore Bartolomeo Pietromarchi ha scelto di strutturare la mostra in modo da riflettere l’idea di transitorietà e impermanenza, temi ricorrenti nella vita e nell’opera di Clemente. Le dodici “Bandiere”, concepite e realizzate in India, si ergono sospese nel grande spazio espositivo, creando un corridoio simbolico da attraversare. Ogni bandiera, decorata con immagini e aforismi ricamati in oro, invita i visitatori a riflettere su concetti di identità, appartenenza e migrazione.

  • Le opere sono disposte senza un preciso ordine cronologico, permettendo al pubblico di vivere un’esperienza più intuitiva e fluida, in cui l’arte sembra dialogare con il tempo e lo spazio in modo dinamico.

Oceano di Storie

Un altro elemento affascinante di questa mostra è il ciclo di dipinti murali denominato “Oceano di storie”, che si distribuisce nelle varie sale del Palazzo delle Esposizioni. Questi murales, creati in situ dall’artista, evocano il mare e l’idea di un viaggio, un tema molto caro a Clemente, che ha sempre cercato di esplorare l’ignoto e l’inesplorato.

  1. Wall drawing: I wall drawing, come le tende, sono opere transitorie che saranno ripiantate in un altro contesto, sottolineando l’idea che l’arte non è mai fissa, ma in costante evoluzione.

Riflessioni sulla Condizione Umana

Clemente non si limita a esprimere la sua visione artistica, ma invita anche a una riflessione più profonda sulla condizione umana. “Questa è una mostra di pittura anche se trasferita in oggetti che sono al contempo rifugi, case, oggetti religiosi”, afferma l’artista, suggerendo che l’arte può fungere da rifugio, un luogo dove trovare conforto e stimoli per la mente e lo spirito.

Le tende, in questo senso, diventano simboli di accoglienza e di apertura verso l’altro, rappresentando un luogo in cui le differenze culturali possono incontrarsi e dialogare. La mostra è stata promossa dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e organizzata da Azienda Speciale Palaexpo, dimostrando un forte impegno nella valorizzazione dell’arte contemporanea in Italia.

In un’epoca in cui ci si trova frequentemente a riflettere sulle sfide del mondo contemporaneo, l’opera di Clemente emerge come un faro di speranza e di comprensione. L’arte, in tutte le sue forme, ci invita a esplorare l’ignoto e a trovare significato anche nelle esperienze più fugaci. La mostra “Anima Nomade” rappresenta quindi non solo un tributo all’artista, ma anche un invito a tutti noi a percorrere il nostro cammino con curiosità e apertura, abbracciando l’idea di un’esistenza in continuo movimento e trasformazione.

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