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Les Misérables: Una Trionfante Combattimento di Speranza nell’Arena

Il sipario si alza su una delle storie più affascinanti e commoventi della letteratura mondiale, quella de “I Miserabili”, un’opera che continua a risuonare nei cuori e nelle menti di milioni di persone. La versione del musical “Les Misérables”, creata da Claude-Michel Schönberg e Alain Boublil, ha trovato nuova vita sul palcoscenico del Rossetti-Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, dove è in scena fino all’11 novembre. Questo evento rappresenta un traguardo significativo per il pubblico italiano, che attende da quarant’anni di poter assistere a una rappresentazione di tale portata, come sottolineato dal presidente del teatro, Francesco Granbassi. La grande opera, prodotta dal maestro Cameron Mackintosh, promette di regalare emozioni e momenti indimenticabili.

La trama di Les Misérables

Il musical si basa sul capolavoro di Victor Hugo, che narra le vicende di Jean Valjean, un ex detenuto che cerca di redimersi dopo aver scontato una lunga pena per aver rubato un pezzo di pane. La vita di Valjean è un continuo conflitto tra il desiderio di libertà e la dura realtà di una società che non perdona. Il tema centrale dell’opera è la lotta per la giustizia e la dignità umana, che si sviluppa in un contesto di povertà e degrado. “Una volta si lottava per la libertà, ora per un pezzo di pane” è una delle frasi emblematiche che riassumono la condizione dei miserabili della Francia del XIX secolo, costretti a vivere ai margini della società.

Un cast di talenti

La rappresentazione si distingue per l’energia e l’intensità delle esibizioni, con un cast di talentuosi artisti che portano in scena le emozioni dei personaggi. Jean Valjean, interpretato da Killian Donnelly, si trova a dover affrontare il suo passato mentre cerca di proteggere la giovane Cosette, la figlia adottiva, interpretata da Beatrice Penny-Touré. La loro storia d’amore e di speranza si intreccia con quella di Marius, il giovane innamorato, e di Javert, l’inesorabile ispettore di polizia che non lascia scampo a Valjean. La tensione tra i protagonisti è palpabile, e ogni nota musicale amplifica il dramma umano che si svolge sul palco.

Scenografia e atmosfera coinvolgente

La scenografia è un elemento fondamentale in questa produzione, con un’architettura scenica che ricrea le barricate parigine in modo imponente. La presenza di oltre 65 musicisti sul palco arricchisce ulteriormente l’esperienza, creando un’atmosfera di grande coinvolgimento. Gli spettatori non sono solo osservatori, ma diventano parte integrante della storia, immersi nelle battaglie, nelle speranze e nei dolori dei personaggi. La messa in scena è caratterizzata da una fusione di elementi teatrali e musicali che conferiscono al tutto una potenza espressiva straordinaria.

Il repertorio musicale iconico

Il repertorio musicale è uno dei punti di forza di “Les Misérables”, con brani iconici che hanno segnato la storia del teatro musicale. Tra questi, “Bring Him Home” è una delle canzoni più toccanti, che esprime la richiesta di protezione e salvezza per coloro che amiamo. La voce di Killian Donnelly, potente e melodiosa, trasmette l’intensità dei sentimenti di Valjean, mentre altre canzoni come “On My Own”, interpretata da Nathania Ong nel ruolo di Éponine, esplorano la solitudine e il desiderio di amore non corrisposto.

Un messaggio attuale

Il mix di drammi personali e di battaglie collettive rende questa versione di “Les Misérables” particolarmente attuale. La lotta dei personaggi per la giustizia e la dignità interroga il pubblico sulla propria condizione e sulla realtà sociale contemporanea. La rappresentazione è un forte richiamo a riflettere sulle ingiustizie e sulle disuguaglianze che ancora oggi affliggono le società moderne.

Il tour continua

Dopo il successo della prima, il tour proseguirà al Teatro degli Arcimboldi di Milano a partire dal 14 novembre, offrendo a un pubblico ancora più vasto l’opportunità di vivere questa esperienza unica. La magia di “Les Misérables” continua a incantare e a ispirare, affermandosi come un’opera senza tempo che, con la sua profondità e la sua umanità, non smette mai di toccare il cuore di chi la ascolta e la vive.

Stefania Palenca

Da sempre nutro una forte curiosità per le vicende passate e le tracce che hanno lasciato nel nostro presente. Ho scoperto presto che nulla racconta una storia meglio dei muri di un'antica cattedrale o delle pennellate su una tela impolverata. Mi sono laureata in Storia presso l'Università di Catania, un percorso accademico che mi ha permesso di immergermi nei racconti e nei segreti di questa meravigliosa isola. Durante gli studi, ho perfezionato le mie competenze con un master in Conservazione dei Beni Culturali, comprendendo ancor di più l'importanza di preservare queste ricchezze per le generazioni future. Attraverso i miei articoli, esploro non solo i grandi siti turistici, ma anche i piccoli gioielli meno conosciuti che celano storie straordinarie e avvincenti. Porto i lettori in un viaggio attraverso l'arte e l'architettura, dall'epoca greca a quella normanna, passando per i fasti del Barocco siciliano. Quando non sono impegnata nella ricerca o nella scrittura, mi piace camminare per le vie dei centri storici, partecipare a conferenze e visitare musei e gallerie d'arte. Credo fermamente che ogni pietra, ogni dipinto e ogni edificio abbia una storia da raccontare, ed è mio compito dare voce a queste storie. Vi invito a seguirmi nel mio viaggio attraverso la Sicilia, scoprendo insieme le meraviglie artistiche e architettoniche che hanno modellato la nostra identità culturale

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