Lella Costa, attrice e autrice di grande talento, torna in scena con una nuova versione del classico dramma di Shakespeare, “Otello”. La sua interpretazione non è solo un tributo alla letteratura, ma un incisivo commento sull’attualità dei femminicidi, un tema purtroppo molto presente nella società contemporanea. Parlando con ANSA, Costa ha sottolineato come la trama di “Otello” possa essere facilmente scambiata per una notizia di cronaca: “Uno straniero altamente qualificato viene assunto in una compartecipata del nordest e sposa una giovane donna del luogo, biondissima, ma il viaggio di nozze si conclude con un omicidio-suicidio”. Questa riflessione mette in luce la drammaticità del testo e la sua rilevanza nei giorni nostri.
La nuova drammaturgia di Lella Costa
La nuova drammaturgia, scritta da Lella Costa e Gabriele Vacis ventiquattro anni fa, si presenta sotto il titolo “Otello – di precise parole si vive”. La regia è a cura della stessa Costa, mentre la scenografia è affidata a Roberto Tarasco e Lucio Diana. La produzione è del Teatro Carcano e lo spettacolo è in programma in diverse località della Sardegna:
- Arzachena
- Alghero
- Ozieri
- Sanluri
- Carbonia
Questo tour, dal 16 al 20 gennaio, rappresenta un’opportunità per il pubblico di assistere a una rielaborazione di un grande classico, ma anche un modo per riflettere sui temi attuali che affliggono la società.
Lella Costa e i suoi personaggi
Lella Costa è un volto molto conosciuto e amato dal pubblico, grazie a una carriera ricca di monologhi e interpretazioni che spaziano da “Adlib” a “Stanca di guerra”, fino a “Amleto”. La sua abilità di affrontare tematiche complesse con modernità e ironia ha reso le sue performance uniche. In questa nuova versione di “Otello”, Costa si fa carico di interpretare tutti i personaggi principali, da Otello a Desdemona, fino a Jago e Brabanzio, il padre di Desdemona. Questo approccio le consente di esplorare a fondo le dinamiche relazionali e le tragedie che si celano dietro il dramma.
Desdemona, in particolare, è al centro della narrazione. “È una giovane donna di straordinaria intelligenza, molto innamorata di un uomo che l’ha affascinata con i suoi racconti”, spiega Costa. Tuttavia, quando la comunicazione tra i due si interrompe e Otello inizia a riempire il silenzio con insulti, Desdemona si trova in una situazione di paralisi emotiva. Questa condizione è spesso riscontrata nelle vittime di violenza domestica, che si trovano bloccate in relazioni tossiche e pericolose. Lella Costa riesce a rendere palpabile la vulnerabilità di Desdemona, dimostrando come, dopo la fine del sogno d’amore, la perdita della vita possa apparire come una conseguenza inevitabile.
Riflessioni sul femminicidio e il ruolo del teatro
Costa ricorda che al momento del debutto nel 2000, il termine “femminicidio” non esisteva ancora. È stato necessario un cambiamento culturale per dare un nome a un fenomeno che oggi è al centro di dibattiti pubblici e campagne di sensibilizzazione. La sensibilizzazione su questo tema è di fondamentale importanza e il teatro può svolgere un ruolo cruciale in questo processo, contribuendo a una maggiore consapevolezza e a una riflessione profonda.
Nella reinterpretazione di “Otello”, Costa non si limita a seguire fedelmente il testo originale. Integra elementi contemporanei, come la musica, per rendere il messaggio ancora più incisivo. Un esempio è il passaggio in cui Jago convince Roderigo a partire, ripetendo “metti denaro nella borsa”, inizialmente ispirato al cabaret e trasformato in un ritmo quasi rap, accompagnato dalla musica di “Soldi” di Mahmood. Questa fusione di stili mette in risalto la tensione tra il classico e il contemporaneo, creando un’atmosfera che cattura l’attenzione del pubblico.
Lella Costa ha una connessione profonda con la Sardegna, che considera una terra speciale. Ha collaborato con artisti locali come Paolo Fresu e ha partecipato a eventi culturali di grande rilevanza. La sua gioia nel tornare sull’isola è palpabile, e il suo desiderio di condividere il suo lavoro con il pubblico sardo è un segno del suo impegno nel promuovere la cultura e l’arte.
Oltre a “Otello”, Lella Costa ha in programma altri progetti, tra cui la ripresa di “Se non posso ballare… non è la mia rivoluzione” e “Lisistrata” a Siracusa. Questi lavori evidenziano la sua versatilità e il suo impegno costante nel portare avanti la cultura teatrale, affrontando tematiche rilevanti e stimolanti. Con ogni performance, Costa continua a dimostrare che il teatro è un potente mezzo per affrontare le questioni sociali e per dare voce a chi spesso non viene ascoltato.