In determinate circostanze è possibile perdere il beneficio economico connesso a una condizione di invalidità: ecco cosa fare per evitarlo.
Il tempo passa, ogni cosa muta all’improvviso, a volte anche le normative, devi essere sempre informato per non rischiare di non restare aggiornato sui cambiamenti che possono coinvolgere la tua condizione economica. Tieni presente queste piccole accortezze quotidiane, soprattutto, se percepisci un sussidio economico connesso a una situazione d’invalidità.
I recenti aggiornamenti legislativi hanno previsto la possibilità di sospensione o revoca delle prestazioni economiche connesse a una disabilità, precedentemente riconosciute, in particolari circostanze. Ecco, quindi, di seguito dei brevi e semplici consigli da seguire per evitare spiacevoli conseguenze laddove si verifichino le condizioni per una sospensione di tali benefici. Vediamo subito di cosa si tratta, prestando attenzione ad ogni passaggio.
Il caso più frequente in cui i benefici economici connessi a una condizione di invalidità possono essere sospesi o addirittura revocati è rappresentato dall’assenza durante una visita di revisione. Naturalmente, visto che può accadere di non essere presenti, ecco cosa devi sapere per giustificarti e non perdere ciò che ti spetta, al verificarsi di una tale eventualità.
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Non presentandoti a una visita di revisione dell’invalidità potresti subire la sospensione o la revoca delle prestazioni economiche connesse a uno stato di disabilità. Tenendo conto, però, che in moltissimi casi un’assenza è inevitabile, devi sapere che, fornendo l’adeguata motivazione, potrai giustificarti. Se sai di non poter essere presente alla visita di revisione a causa di un impegno improcrastinabile nella data che ti è stata comunicata dall’Istituto, devi agire il prima possibile in modo da inviare senza ritardo la giustificazione all’INPS ed evitare di subire la sospensione cautelativa a causa della mancata presentazione alla visita di controllo.
Ecco i passaggi che devi seguire per poterti giustificare in modo adeguato in tali circostanze. Innanzitutto, raccogli la documentazione in grado di legittimare l’assenza: certificati medici, documenti ospedalieri, dichiarazioni ufficiali che attestino il verificarsi di determinate emergenze familiari e via dicendo.
Successivamente, comunica quanto prima la relativa giustificazione all’INPS, entro 90 giorni dalla data fissata per la visita di revisione o dalla notifica di sospensione. Il consiglio è quello di utilizzare la PEC (Posta elettronica certificata) per tali oneri, in modo tale da avere una prova dell’avvenuto invio.
Dopo aver inoltrato la documentazione, assicurati che l’INPS abbia ricevuto tutto contattando direttamente l’ente e chiedendo la relativa conferma. Tra i motivi che possono valere come giustificazione troviamo: impegni improrogabili (come ricoveri ospedalieri), emergenze familiari, imprevisti documentati (calamità naturali, problemi logistici) o motivi di salute generici.
