Il successo del festival “Le vie dei Tesori”
Si è conclusa con grande successo la diciottesima edizione del festival “Le vie dei Tesori”, che ha visto la partecipazione di oltre 250.000 visitatori in 18 città siciliane. Questo evento culturale, che ha l’obiettivo di valorizzare il patrimonio artistico e architettonico della Sicilia, ha dimostrato ancora una volta la sua importanza non solo dal punto di vista culturale, ma anche economico. Infatti, la ricaduta economica generata dall’iniziativa è stata stimata in quasi otto milioni di euro, con una media di 462.317 euro per ogni città coinvolta.
Impatto a Palermo e nei dintorni
Il festival ha avuto un impatto particolarmente significativo a Palermo, dove sono stati registrati oltre 160.000 visitatori. Qui, l’impatto economico è stato calcolato in circa 5,3 milioni di euro, il che ha comportato anche la creazione di 91 posti di lavoro a tempo pieno. Questi dati sono stati presentati durante una conferenza stampa a Palermo, dove sono stati evidenziati i risultati straordinari di quest’edizione. Laura Anello, presidente della Fondazione “Le vie dei Tesori”, ha sottolineato come il progetto abbia mostrato segnali di consolidamento e crescita, con alcune città che hanno registrato aumenti esponenziali nel numero di visitatori, come Catania, dove l’anfiteatro romano ha attratto un gran numero di turisti.
Varietà di eventi e iniziative
Un aspetto particolarmente interessante di questa edizione è la varietà di eventi e iniziative che sono stati organizzati. Gli incontri con autori, concerti e attività legate alle vie di Sellerio hanno arricchito l’offerta culturale, attirando un pubblico sempre più vasto e diversificato. A Palermo, tra i luoghi più visitati, si è distinto Palazzo Costantino, che ha superato le 6.000 visite. Questo palazzo, con la sua incompiutezza e la sua storia affascinante, ha catturato l’immaginazione dei visitatori, che hanno potuto apprezzarne il potenziale e la bellezza.
Crescita a Catania
A Catania, il festival ha registrato un incremento del 25% di visitatori rispetto all’edizione precedente, con una ricaduta economica di 750.000 euro e 22.000 presenze. Questo è un chiaro segnale dell’attrattività del festival e della capacità delle città siciliane di attrarre turisti. L’osservatorio sul turismo nelle isole europee (Otie) ha condotto uno studio sull’identikit del visitatore tipo, rivelando che il 97% dei partecipanti consiglierebbe una vacanza in Sicilia durante il periodo del festival. Inoltre, il 30% dei turisti ha soggiornato nell’isola per almeno tre notti, spendendo una media giornaliera compresa tra i 50 e gli 80 euro.
Spese dei turisti e gastronomia
Un altro dato interessante riguarda le spese dei turisti: rispetto all’edizione del 2023, si è notato un aumento della spesa per le visite ai musei, mentre si è registrato un calo delle spese per souvenir. I visitatori, infatti, sembrano risparmiare su trasporti e tour organizzati, ma non sul cibo, con una spesa media per cibo e bevande quasi triplicata rispetto agli anni precedenti. Questo evidenzia come la gastronomia siciliana continui a rappresentare un elemento fondamentale per l’attrazione turistica, contribuendo a rendere l’esperienza dei visitatori ancora più memorabile.
Conclusione: un evento di rilevanza culturale
Il festival “Le vie dei Tesori” si conferma quindi come un evento di grande rilevanza per la Sicilia, non solo per il numero di visitatori e l’impatto economico, ma anche per il modo in cui riesce a valorizzare la cultura, l’arte e la storia dell’isola. L’entusiasmo crescente dimostrato dai turisti e dalle comunità locali è un chiaro segnale che il festival ha trovato il suo posto nel panorama culturale siciliano e continuerà a crescere nei prossimi anni. La sinergia tra eventi culturali e l’attrattività dei luoghi storici rappresenta un modello vincente che potrebbe essere replicato in altre regioni italiane, contribuendo a un turismo sempre più sostenibile e consapevole.