Le tasse diventano a rate: la regola dei 12 mesi e le nuove scadenze

Se delle tasse così imponenti e pesanti non ne puoi più, finalmente c’è una bella notizia per te: arriva la regola dei 12 mesi

Una delle incombenze più pesanti sulle spalle (e nelle tasche) degli italiani è quella delle tasse. Non si può scappare da queste scadenze e, sebbene molte dipendano da fattori personali e specifici, spesso non si può agire sul loro importo, quindi ridurle. Si pensi alla tassa sui rifiuti, ad esempio: basandosi sul numero di componenti del nucleo famigliare e sulla metratura della casa, la cifra finché non si cambia abitazione resta sempre la stessa.

La nuova rateizzazione delle tasse
La nuova rateizzazione delle tasse: cosa sapere (arabonormannaunesco.it)

Molti italiani, per riuscire a sopportare il peso delle tasse, decidono di rateizzarle in più soluzioni, così che l’importo da scalare non sia un macigno ma una piccola somma di denaro, meno impattante. A tal proposito, oggi vi parliamo della rateizzazione dei 12 mesi: è una grande novità, di cosa si tratta.

La rateizzazione 12 mesi per le tasse

Questa bella novità riguarda le partite Iva: il decreto Adempimenti ha portato molte novità proprio in merito agli adempimenti tributari di tutti i lavoratori autonomi e l’ultima, che è stata pubblicata il 2 maggio di quest’anno, ha confermato la possibilità di dilazionare il pagamento del saldo e del primo acconto in sette mesi, mentre fino all’anno scorso era solo di sei mesi. Questa novità va quindi a sommarsi a quella che ha favorito la possibilità di dilazionare anche il secondo acconto in cinque mesi e, volendo, di dilazionarlo: questa seconda misura, però, è stata lanciata nel 2024 solo in via sperimentale.

La nuova rateizzazione delle tasse
La nuova rateizzazione delle tasse: cosa sapere (arabonormannaunesco.it)

A proporre la riforma è stato Alberto Gusmeroli, che ha voluto sottolineare che le tasse mensilizzate per gli autonomi non comporteranno alcun costo in più per lo Stato. Inoltre, questo assicura ai professionisti una maggiore liquidità e consiste di fatto in un passo avanti deciso e convinto verso una semplificazione del sistema fiscale.

Un altro dettaglio al quale si sta lavorando è la possibilità di rendere dilazionabili anche i contributi previdenziali che si versano con il secondo acconto: al momento, questi vanno versati in un’unica soluzione a novembre di ogni anno. Il nuovo calendario per i versamenti, quindi, prevede che la prima rata vada versata entro il 1° luglio, la seconda entro il 16 luglio, la terza entro il 20 agosto, la quarta entro il 16 settembre, la quinta entro il 16 ottobre, la sesta entro il 18 novembre e la settima ed ultima entro il 16 dicembre.

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