Le sculture del Vittoriano di Roma, uno dei monumenti più emblematici della capitale, hanno riacquistato il loro straordinario splendore grazie a un ambizioso progetto di restauro conclusosi nei primi giorni di ottobre. Questo intervento, iniziato nel marzo scorso, ha avuto come obiettivo principale il recupero delle sculture in marmo e bronzo dorato che adornano la facciata dell’imponente monumento. La conclusione dei lavori coincide perfettamente con il 4 novembre, una data significativa in cui si commemorano i Caduti all’Altare della Patria, rendendo il restauro ancor più simbolico.
Le sculture restaurate
Le sculture restaurate includono opere di grande prestigio, come quelle in marmo raffiguranti il Mare Adriatico di Emilio Quadrelli e il Mar Tirreno di Pietro Canonica. Questi capolavori rappresentano non solo l’abilità tecnica dei loro creatori, ma anche un legame profondo con la storia marittima italiana. Inoltre, sono state restaurate le sculture in bronzo dorato, tra cui Il Pensiero di Giulio Monteverde e L’Azione di Francesco Jerace, opere che simboleggiano l’intelletto e l’azione, due pilastri fondamentali per la costruzione dell’identità nazionale.
Significato delle sculture
Non meno importanti sono i pennoni che sventolano i tricolori, progettati da Gaetano Vannicola, e le Vittorie di Edoardo Rubino e Edoardo De Albertis. Queste sculture non sono solo decorazioni, ma rappresentano un forte richiamo alla storia dell’unità d’Italia e alla lotta per la libertà e l’indipendenza. Ogni dettaglio di queste opere è carico di significato e racconta una parte della storia del paese.
L’importanza del restauro
Edith Gabrielli, direttrice del VIVE (Vittoriano e Palazzo Venezia), ha sottolineato l’importanza storica e artistica del Vittoriano. “Questo monumento non è solo un’opera d’arte, ma un simbolo dell’identità nazionale italiana”, ha dichiarato durante la presentazione dei lavori di restauro. Gabrielli ha anche messo in evidenza come il progetto di recupero sia stato realizzato nel pieno rispetto dei principi della conservazione artistica italiana, che non mira solo a restituire l’opera alla sua bellezza originale, ma anche a mantenere i segni del tempo, permettendo così una lettura autentica delle opere.
Il restauro è stato reso possibile grazie al sostegno della maison Bulgari, che ha utilizzato l’Art Bonus, un’iniziativa che promuove la valorizzazione del patrimonio culturale attraverso investimenti privati. Jean-Christophe Babin, CEO del Gruppo Bulgari, ha espresso il suo orgoglio per il contributo dato a questo progetto. “La maestosità del Vittoriano incarna un legame profondo tra passato e presente”, ha affermato Babin, sottolineando come questo monumento celebri l’unità d’Italia e rappresenti una parte integrante dell’identità culturale del paese.
Un atto di amore verso il patrimonio culturale
Il restauro delle sculture del Vittoriano non è solo un intervento di recupero estetico, ma rappresenta anche un atto di amore verso il patrimonio culturale italiano. Le sculture tornate a splendere sono un richiamo costante alla memoria collettiva, un simbolo di unità e di orgoglio nazionale. La loro bellezza rinnovata invita i visitatori a riflettere sulla storia e sull’identità del nostro paese, arricchendo ulteriormente l’esperienza di chi sceglie di visitare uno dei luoghi più significativi di Roma.
In un contesto di crescente attenzione verso la conservazione del patrimonio culturale, il restauro del Vittoriano si inserisce in un più ampio panorama di iniziative volte a preservare e valorizzare i tesori artistici italiani. Questo intervento non solo riporta alla luce opere straordinarie, ma stimola anche una riflessione più profonda sulla responsabilità di ciascuno di noi nel mantenere vivo il legame con la nostra storia e la nostra cultura.