Categories: Spettacolo e Cultura

Le scale di forcella celebrano nino taranto a napoli

Nel cuore di Napoli, nel vivace rione di Forcella, si è tenuta una cerimonia di grande significato, durante la quale le scale che collegano via Cesare Sersale e piazza Vincenzo Calenda sono state intitolate al celebre artista napoletano Nino Taranto. Questa iniziativa non rappresenta solo un tributo a un’icona della cultura partenopea, ma è parte di un progetto di riqualificazione del quartiere, un’area storicamente ricca di tradizioni ma che ha necessitato di attenzione per valorizzare il suo patrimonio.

Nino Taranto, nato nel vicino vico Scassacocchi, è stato un attore, comico e cantante che ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama teatrale e cinematografico italiano. La sua abilità nel far ridere e riflettere, unita alla sua personalità affascinante, ha reso Taranto un simbolo della napoletanità nel mondo. La cerimonia di intitolazione ha visto la partecipazione di diverse autorità e personalità del mondo della cultura, tra cui la vicesindaca di Napoli, Laura Lieto, che ha espresso la sua gioia per questo riconoscimento.

Un omaggio culturale e affettivo

“Intitolare una delle scale di Napoli a Nino Taranto rappresenta un momento di grande valore culturale e affettivo,” ha dichiarato Lieto. “Non solo rendiamo omaggio a un artista che ha saputo farci ridere e riflettere, ma anche a un napoletano che ha portato alto il nome della nostra città nel mondo.” La scelta di situare questa intitolazione a Forcella, il quartiere natale di Taranto e sede del Teatro Trianon, sottolinea il legame profondo tra l’artista e il suo territorio.

Il Teatro Trianon Viviani, storicamente legato alla tradizione del teatro napoletano, gioca un ruolo fondamentale in questo processo di riscoperta e rilancio della cultura locale. Gianni Pinto, presidente del Trianon Viviani, ha affermato che “le scale Taranto diventeranno non solo un punto di riferimento geografico, ma anche un luogo di memoria viva e di rinnovamento culturale”. Questa visione si inserisce in un progetto di rinascita culturale e sociale, creando una rete di collaborazione efficace.

Collaborazione e comunità

È fondamentale il contributo dell’associazione dei commercianti A’Forcella e della fondazione Banco di Napoli, che si sono unite per dare vita a un partenariato attivo. Antonio Roberto Lucidi, vicepresidente dell’Altra Napoli, ha messo in evidenza l’importanza di coinvolgere le organizzazioni locali, sottolineando come questo modello di collaborazione possa essere replicato in altre aree della città. “L’iniziativa rappresenta un esempio di come le comunità possano unirsi per valorizzare il proprio patrimonio culturale e sociale,” ha dichiarato Lucidi.

L’intitolazione delle scale a Nino Taranto non è solo un atto simbolico, ma rappresenta anche un’opportunità per riattivare il tessuto culturale di Forcella, un quartiere che, nonostante le sfide, porta con sé una storia ricca e affascinante. Le scale, ora a lui dedicate, diventeranno un luogo di incontro, di celebrazione della cultura napoletana e di riconoscimento del valore degli artisti che hanno contribuito a rendere Napoli una città unica al mondo.

Un segnale di ottimismo

In un momento in cui molte città italiane e europee affrontano sfide legate alla perdita di identità culturale e sociale, iniziative come questa possono fungere da esempio di come si possa lavorare insieme per il bene comune. Riconoscere e celebrare i propri artisti e la propria cultura è un passo fondamentale per costruire comunità più forti e coese, in grado di affrontare le difficoltà e di guardare al futuro con speranza e determinazione.

Il progetto di riqualificazione di Forcella, che include altre iniziative di valorizzazione e recupero degli spazi pubblici, rappresenta quindi un segnale di ottimismo per i napoletani e per tutti coloro che credono nella rinascita culturale e sociale di questa storica area della città. Con l’intitolazione delle scale a Nino Taranto, Napoli non solo rende omaggio a un suo figlio illustre, ma si proietta verso un futuro in cui la cultura e la memoria storica giocano un ruolo centrale nella vita quotidiana dei cittadini.

Stefania Palenca

Da sempre nutro una forte curiosità per le vicende passate e le tracce che hanno lasciato nel nostro presente. Ho scoperto presto che nulla racconta una storia meglio dei muri di un'antica cattedrale o delle pennellate su una tela impolverata. Mi sono laureata in Storia presso l'Università di Catania, un percorso accademico che mi ha permesso di immergermi nei racconti e nei segreti di questa meravigliosa isola. Durante gli studi, ho perfezionato le mie competenze con un master in Conservazione dei Beni Culturali, comprendendo ancor di più l'importanza di preservare queste ricchezze per le generazioni future. Attraverso i miei articoli, esploro non solo i grandi siti turistici, ma anche i piccoli gioielli meno conosciuti che celano storie straordinarie e avvincenti. Porto i lettori in un viaggio attraverso l'arte e l'architettura, dall'epoca greca a quella normanna, passando per i fasti del Barocco siciliano. Quando non sono impegnata nella ricerca o nella scrittura, mi piace camminare per le vie dei centri storici, partecipare a conferenze e visitare musei e gallerie d'arte. Credo fermamente che ogni pietra, ogni dipinto e ogni edificio abbia una storia da raccontare, ed è mio compito dare voce a queste storie. Vi invito a seguirmi nel mio viaggio attraverso la Sicilia, scoprendo insieme le meraviglie artistiche e architettoniche che hanno modellato la nostra identità culturale

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