Le pensioni raddoppiano: la clamorosa comunicazione dell’INPS cambia tutto

Ci sono buone notizie sul fronte delle pensioni di un alto numero di italiani: ecco chi è interessato dal ‘raddoppio’

Ci si lamenta spesso, in Italia, degli importi degli stipendi e delle pensioni che in molti casi risultano essere sproporzionati rispetto al costo della vita nel Belpaese. Una discrepanza, questa, che si nota in particolare nei momenti storici caratterizzati da un’elevata inflazione non ‘controbilanciata’ da adeguati incrementi salariali.

Pensioni italia 2024, l'ultimo rapporto inps
Il rapporto inps sugli importi e sulla distribuzione delle pensioni previdenziali e assistenziali (arabonormannaunesco.it)

Ciò nonostante effettuando un’analisi concentrata in particolar modo sulle pensioni italiane nel 2024 emerge un quadro molto particolare per quanto riguarda gli importi ricevuti. Ecco dunque che cosa si evince dal recente rapporto Inps relativo ai trattamenti pensionistici, una fotografia molto chiara della situazione, sia dal punto di vista previdenziale che assistenziale, nel nostro Paese.

Pensioni in Italia nel 2024, dove ‘raddoppiano’? Il report Inps

L’analisi dell’Istituto non guarda solo all’importo delle pensioni ma anche alle differenze tra settentrione, centro e regioni del Mezzogiorno. Confrontando tra loro i dati dei trattamenti pensionistici di vecchiaia ma anche delle pensioni di invalidità e delle indennità per gli invalidi civili. Ed è proprio da questo confronto che emergono una serie di disparità e differenze molto evidenti sia in merito alla distribuzione delle pensioni che per quanto riguarda le somme corrisposte.

Pensioni assistenziali, in quali regioni sono più diffuse
Dove le pensioni previdenziali hanno gli importi maggiori (arabonormannaunesco.it)

Per fare un esempio nel caso delle indennità per gli invalidi civili e delle pensioni di invalidità emerge senza ombra di dubbio che nel Meridione esse siano il doppio rispetto a quelle corrisposte nelle regioni del nord Italia. Ciò nonostante l’importo medio delle prestazioni di vecchiaia risulta essere nettamente minore. Se, dunque, al Sud spetta il primato per le prestazioni assistenziali, dall’Osservatorio Inps sulla spesa previdenziale viene confermato come sia versato nelle regioni del nord il maggior numero di prestazioni.

I numeri sono chiari: l’Istituto di previdenza versa complessivamente 248,7 miliardi di euro, dei quali 25,9 sono per le gestioni assistenziali ed i restanti 222,8 per quelle previdenziali. Vengono pagate nel complesso 17.775.766 pensioni e di queste il 76,7% sono di natura previdenziale, contro i 4.142.774, ovvero il 23,3%, di natura assistenziale.

Importante è la distribuzione territoriale delle pensioni, il 48% delle quali viene erogato al nord seguito dal meridione e dalle isole con il 30,8%. Il 19,3% va al centro e il 2 ai residenti all’estero. Invece il 47,1% dei trattamenti, nonché il 62,4% degli importi è in carico al Fondo pensioni lavoratori dipendenti. Esso gestisce infatti il 44,5% delle pensioni versate oltre al 57,8% degli importi in pagamento. Il 28,3% delle prestazioni va agli autonomi, e l’importo complessivo è pari al 24,7% dell’ammontare totale.

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