Le donne di Dante in scena al Castello di Morra De Sanctis per l'8 marzo - ©ANSA Photo
Il giorno 8 marzo rappresenta una data significativa per la celebrazione dei diritti delle donne in tutto il mondo. Quest’anno, la ricorrenza avrà un sapore speciale a Morra De Sanctis, un incantevole comune in provincia di Avellino, dove il Castello dei Principi Biondi Morra ospiterà una serie di eventi dedicati alle figure femminili della Divina Commedia. L’appuntamento è fissato per le 18.30 e si inserisce all’interno della settima tappa del progetto ‘Dante per i borghi’, un’iniziativa culturale che mira a esplorare i luoghi più affascinanti d’Italia attraverso le parole del Sommo Poeta.
Le protagoniste di questo evento saranno le donne che popolano l’opera di Dante Alighieri, figure che, nonostante il contesto storico in cui vissero, risaltano per la loro complessità e per il loro impatto nell’opera del poeta fiorentino. La Divina Commedia, che ha ispirato generazioni di lettori e studiosi, offre una rappresentazione unica delle donne, da Beatrice a Francesca da Rimini, fino a Matelda, la guida inaspettata del Paradiso terrestre.
L’incontro prenderà avvio con i saluti istituzionali di:
Queste figure rappresentano non solo le istituzioni locali, ma anche l’impegno per la valorizzazione della cultura e della storia, essenziali per una società che desidera fondarsi su valori di uguaglianza e rispetto.
La serata proseguirà con una lezione di geografia tenuta da Mariella Ronza, che avrà il compito di “orientare meglio in terra campana”. In questo contesto, la geografia non è solo una questione di mappe e confini, ma diventa un modo per esplorare le radici culturali e storiche di una regione che ha dato molto alla letteratura italiana. Attraverso le parole di Dante, il pubblico avrà l’opportunità di scoprire il territorio campano, attraverso un viaggio che si snoda tra bellezze naturali e ricchezze artistiche.
Il momento clou della serata sarà una lettura teatrale della Divina Commedia, interpretata dall’artista Massimiliano Finazzer Flory. L’attore porterà in scena “un viaggio tra le stelle perdute, indicate e ritrovate”, un’esperienza che promette di essere coinvolgente e ricca di emozioni. Attraverso la recitazione e l’interpretazione, le parole di Dante prenderanno vita, permettendo al pubblico di immergersi in un universo poetico che continua a parlare anche ai giorni nostri.
Alessandro Masi, segretario generale della Società Dante Alighieri, sottolinea l’importanza di riflettere sull’attualità delle figure femminili della Commedia in un momento storico caratterizzato da cambiamenti e trasformazioni sociali. L’iniziativa si inserisce in un percorso avviato nel 2021 con il progetto ‘Dante secondo lei’, che ha cercato di esplorare le radici storiche della condizione della donna nel contesto contemporaneo. Questo approccio non solo rende omaggio alle donne della Divina Commedia, ma invita anche a una riflessione profonda sulla loro eredità e sul loro significato nella società odierna.
Il direttore artistico Massimiliano Finazzer Flory ha commentato l’importanza di dare un senso all’esilio di Dante, camminando insieme a lui per rifondare l’Italia attraverso una letteratura che parla di fede, speranza e carità. Un invito a riscoprire le proprie radici culturali, a partire dalle parole di un poeta che ha tracciato un percorso di vita e di amore, con un occhio sempre attento alle figure femminili che lo hanno ispirato.
Dante, nel suo viaggio verso Beatrice, non solo evoca la sua Firenze e la sua infanzia, ma ci offre anche uno spaccato dell’amore e dell’energia vitale che contraddistinguono le esperienze umane. Altre figure femminili, come Francesca da Rimini, con il suo “ingiusto” dolore, e Matelda, che chiude i conti con il passato, rappresentano ulteriori esempi di come le donne possano incarnare complessità e profondità emotiva.
Il Castello di Morra De Sanctis, che farà da cornice a questo importante evento, evoca anche il ricordo di Isabella Morra, una poetessa che, sebbene vissuta nel XVI secolo, ha anticipato temi di indipendenza femminile e di espressione artistica che sono ancora attuali oggi. Isabella, la cui vita fu segnata da tragiche vicende personali, rappresenta una figura simbolica per tutte le donne che hanno lottato per la loro voce e per il loro diritto di esprimersi.
In conclusione, l’8 marzo al Castello di Morra De Sanctis non sarà solo una celebrazione della Giornata Internazionale dei Diritti della Donna, ma un’opportunità per riscoprire il legame tra la letteratura di Dante e la condizione delle donne, un invito a riflettere sul passato per costruire un futuro più giusto e inclusivo.
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