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Le chitarre di Jeff Beck: un pezzo di storia del rock all’asta a Londra

La collezione di chitarre di Jeff Beck in asta

Una vasta collezione di chitarre e attrezzature musicali appartenuta a Jeff Beck, uno dei più influenti chitarristi della storia del rock, sarà messa all’asta a Londra da Christie’s il 22 gennaio. Beck, scomparso all’età di 78 anni nel gennaio dell’anno scorso, ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama musicale, non solo per il suo stile innovativo e la sua abilità tecnica, ma anche per i contributi significativi che ha dato alla musica rock, blues e jazz. La vendita delle sue chitarre rappresenta un momento di grande significato non solo per i collezionisti e gli appassionati, ma anche per i fan che desiderano onorare la memoria di un artista che ha ispirato generazioni.

I pezzi iconici della collezione

La collezione in questione comprende circa 130 oggetti, tra cui strumenti iconici e rarità che hanno segnato la carriera di Beck. Tra i pezzi più attesi c’è la leggendaria chitarra Gibson Les Paul ‘Oxblood’ del 1954, uno strumento che ha fatto la sua apparizione sull’album “Blow By Blow”, pubblicato nel 1975. Questo album, interamente strumentale, ha dimostrato la versatilità e il genio musicale di Beck, consolidando ulteriormente la sua reputazione nel mondo della musica. Si stima che la Gibson Les Paul possa superare il mezzo milione di sterline durante l’asta, un chiaro indicativo della sua importanza storica e del valore sentimentale che porta con sé.

Un modello ibrido unico

Un altro pezzo da collezione che attirerà sicuramente l’attenzione è un modello ibrido, realizzato da Seymour Duncan nel 1973, che combina elementi di una Fender Telecaster e di una Gibson. Questo strumento, unico nel suo genere, è stato progettato appositamente per Beck e rappresenta l’approccio innovativo che il chitarrista aveva nei confronti della musica e della strumentazione. Si prevede che questo strumento possa raggiungere la cifra di 150.000 sterline, riflettendo non solo la sua rarità, ma anche il legame personale che Beck aveva con esso.

Le emozioni della vedova di Jeff Beck

La vedova di Jeff Beck, Sandra Beck, ha condiviso le sue emozioni riguardo alla vendita degli strumenti del marito. Ha descritto il processo come doloroso, ma ha anche sottolineato l’importanza di permettere a queste chitarre di “essere condivise, suonate e amate di nuovo”. La sua dichiarazione mette in evidenza il rispetto e l’amore che Beck aveva per la musica e per gli strumenti che utilizzava. Dopo quasi due anni dalla sua scomparsa, Sandra ha ritenuto fosse giunto il momento di onorare il desiderio del marito, che desiderava che le sue chitarre continuassero a vivere attraverso le mani di altri musicisti.

Un tesoro di storia musicale

La collezione di Beck non è solo un insieme di strumenti musicali; è un tesoro di storia musicale. Ogni chitarra racconta una storia, un momento di creatività e ispirazione. Beck era noto per il suo stile distintivo, che combinava elementi di blues, rock e jazz, e le sue chitarre sono state le sue compagne inseparabili in questo viaggio musicale. La sua abilità nel combinare diversi generi ha non solo influenzato il suono di molti artisti emergenti, ma ha anche aperto nuove strade per l’espressione musicale.

L’asta come opportunità unica

L’asta di Londra rappresenta un’opportunità unica per collezionisti e appassionati di musica di possedere un pezzo di storia. La possibilità di acquistare strumenti che hanno fatto parte di performance memorabili e che hanno contribuito a creare canzoni iconiche è un sogno che potrebbe avverarsi per molti. La settimana di esposizione presso Christie’s offrirà ai visitatori la possibilità di ammirare da vicino questi strumenti, immergendosi nella storia di un artista che ha dedicato la sua vita alla musica.

Celebrazione della vita di Jeff Beck

L’asta non è solo un evento commerciale, ma anche una celebrazione della vita e dell’eredità di Jeff Beck. La sua musica continua a risuonare in tutto il mondo, e la vendita delle sue chitarre rappresenta un modo per mantenere viva la sua memoria. Ogni strumento all’asta è un riflesso del talento e della passione di un uomo che ha lasciato un segno indelebile nella storia della musica.

Stefania Palenca

Da sempre nutro una forte curiosità per le vicende passate e le tracce che hanno lasciato nel nostro presente. Ho scoperto presto che nulla racconta una storia meglio dei muri di un'antica cattedrale o delle pennellate su una tela impolverata. Mi sono laureata in Storia presso l'Università di Catania, un percorso accademico che mi ha permesso di immergermi nei racconti e nei segreti di questa meravigliosa isola. Durante gli studi, ho perfezionato le mie competenze con un master in Conservazione dei Beni Culturali, comprendendo ancor di più l'importanza di preservare queste ricchezze per le generazioni future. Attraverso i miei articoli, esploro non solo i grandi siti turistici, ma anche i piccoli gioielli meno conosciuti che celano storie straordinarie e avvincenti. Porto i lettori in un viaggio attraverso l'arte e l'architettura, dall'epoca greca a quella normanna, passando per i fasti del Barocco siciliano. Quando non sono impegnata nella ricerca o nella scrittura, mi piace camminare per le vie dei centri storici, partecipare a conferenze e visitare musei e gallerie d'arte. Credo fermamente che ogni pietra, ogni dipinto e ogni edificio abbia una storia da raccontare, ed è mio compito dare voce a queste storie. Vi invito a seguirmi nel mio viaggio attraverso la Sicilia, scoprendo insieme le meraviglie artistiche e architettoniche che hanno modellato la nostra identità culturale

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